Savonese 47enne fermato in Val Bormida su moto rubata mentre fotografa le case

Si aggirava per Calizzano fotografando le abitazioni, denunciato per ricettazione e foglio di via
Val Bormida furti
– Tentativi di furti e truffe da tempo imperversano nell’entroterra savonese, e specie nei paesi piccoli i residenti della Val Bormida guardano con sospetto le facce nuove che si aggirano dentro e fuori i centri urbani, specie se la loro presenza appare fuori luogo.
Nessuna paranoia ma solo diffidenza giustificata dalla presenza di truffatori e ladri che, spesso provenendo da altre località, cercano di raggirare gli anziani impersonando medici e operai del gas, o entrano nelle abitazioni incustodite per far sparire gioielli e risparmi di una vita.
I cittadini sanno di poter contare su un filo diretto con l’Arma dei Carabinieri che, nei vari comuni, ha intrapreso campagne informative sulle truffe, con incontri dedicati alla popolazione, e si è messa a disposizione per raccogliere prontamente ogni segnalazione e mandare un chiaro messaggio a quanti credono che la provincia savonese, e l’entroterra in particolare, siano territori di frontiera.
L’ultimo episodio avvenuto a Calizzano nei giorni scorsi testimonia proprio questa proficua cooperazione: uno sconosciuto che girava in scooter e fotografava le case, infatti, non solo è non passato inosservato ai residenti, ma è stato anche prontamente segnalato ai carabinieri della locale Stazione.
L’uomo è stato fermato dai militari proprio mentre si aggirava per le vie del paese intento a scattare foto: il fotografo improvvisato si è rivelato essere un 47enne genovese residente in provincia di Savona.
La sua giustificazione quella di cercare la casa di un non meglio precisato amico, versione ritenuta dai militari poco plausibile. Per questo motivo i carabinieri hanno deciso di controllare sia lui che il mezzo di cui era alla guida, uno scooter Yamaha risultato rubato.
Al che scatta il secondo tentativo di giustificazione: l’uomo ha affermato di aver visto il veicolo fermo da moltissimo tempo e, pensando che fosse abbandonato, di potersene appropriare. Forse non sospettava che una semplice consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia lo avrebbe smentito.
La moto risulta rubata a Lecco lo scorso febbraio, circostanza che ha fatto subito crollare la versione del genovese. Versione che, beninteso, non sarebbe certo comunque valsa a giustificare i fatti.
Inoltre, il 47enne non ha saputo giustificare il possesso di alcuni blocchi d’accensione e chiavi di avviamento di altri ciclomotori. Vista la situazione, è scattata una denuncia alla locale Procura della Repubblica per ricettazione, mentre il veicolo è stato riconsegnato poche ore dopo l’intervento alla legittima proprietaria, ben contenta di precipitarsi in Val Bormida per riprenderlo.
Non è ancora chiaro il motivo degli scatti fotografici e, in merito, sono in corso ulteriori accertamenti, posto che la storia della ricerca dell’amico non fornisce alcun motivo plausibile per la necessità di fotografare le abitazioni; è tuttavia certo che, quale che fossero le intenzioni dell’uomo, sono state interrotte dalla collaborazione fra cittadini e Arma, motivo per cui vale la pena ricordare che, in casi simili, è fondamentale segnalare con tempestività eventuali situazioni sospette ai Carabinieri, per consentire loro d’intervenire prima che eventuali danni siano fatti.
<<A tal proposito – consigliano i carabinieri -, si raccomanda di ricorrere sempre al numero di emergenza 112 che, tramite la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Cairo Montenotte, può far intervenire la pattuglia più vicina libera da altri interventi, ottimizzando i tempi di reazione.
A carico dell’uomo è infine stato richiesto, da parte della Stazione Carabinieri di Calizzano, il foglio di via obbligatorio dal comune.
Corre comunque l’obbligo di ricordare che il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria>>.
G. D.