Arma Carabinieri, 206° dalla fondazione. Savona: un anno di cronaca per 23mila servizi, 383 arresti

Arma Carabinieri, 206° dalla fondazione. Savona: un anno di cronaca per 23mila servizi, 383 arresti
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Nata nel 1814 è presente nel savonese dal 1822

Oggi 5 giugno, in ogni Provincia d’Italia, è stato festeggiato il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri che dal 13 luglio 1814, data della sua fondazione, è immersa nel tessuto sociale italiano e ha vissuto tutte le vicende del paese, sia in pace sia in guerra.

Nella provincia di Savona, così come nel resto della Liguria, i Carabinieri giunsero nel 1822 assorbendo la preesistente gendarmeria Genovese. Attualmente vi prestano servizio circa 500 Carabinieri inquadrati in un Comando Provinciale, quattro Comandi di Compagnia, trenta Stazioni territoriali, un Comando Gruppo Carabinieri Forestale, undici Stazioni Carabinieri Forestale, un Nucleo Elicotteri, un Nucleo Cinofili e un Nucleo Ispettorato del Lavoro.

La diffusione capillare dei vari reparti sul territorio provinciale, da sempre punto di forza dell’Arma tutta, si è rivelata in questo periodo storico, segnato dall’emergenza della pandemia, ancor più importante e rispondente alle necessità della popolazione. La presenza dei Carabinieri, anche nelle frazioni e nei comuni più piccoli ha permesso ai cittadini di sentire ancor più vicina la presenza dello Stato e delle Sue Istituzioni; di poter contare sull’aiuto quotidiano di ogni militare dell’Arma dei Carabinieri. Non sono mancate infatti dimostrazioni di vicinanza da parte della popolazione verso i militari attraverso donazioni di sistemi di protezione individuale, quadri, lettere e fotografie in segno di ringraziamento così come, da parte di molti Carabinieri della provincia, gesti di solidarietà nell’offrire aiuto, specie a persone anziane, per l’acquisto di medicinali o di generi alimentari nel periodo del cosiddetto “lockdown”.

Quest’anno, proprio a causa della situazione sanitaria che affligge l’Italia tutta, la Festa dell’Arma non è stata celebrata con la consueta cerimonia ma il 206° anno di esistenza dell’Istituzione è stato comunque ricordato con l’inaugurazione di una targa, in memoria di tutti i Caduti, posizionata all’ingresso del Comando Provinciale di via Mentana.

Alla cerimonia, svoltasi in forma essenziale (nella foto), ristretta e nella rigorosa osservanza delle misure anticontagio, ha partecipato Comandante Provinciale Col. Federico Reginato, in rappresentanza di tutti i Carabinieri della provincia, insieme a S.E. il Prefetto di Savona Dott. Antonio Cananà.

Ma la Festa dell’Arma rappresenta anche un momento di bilancio e riflessione sull’attività svolta nel corso dell’ultimo anno sul fronte del contrasto alla criminalità, che non solo ha avuto anche grande risalto sugli organi di informazione ma ha soprattutto restituito serenità alla nostra comunità, assicurando alla Giustizia gli autori anche di crimini efferati.

Complessivamente, nelle varie attività concluse nel corso dell’ultimo anno, sono stati sequestrati oltre 40 kg di sostanze stupefacenti e recuperati beni sottratti ai legittimi proprietari per un valore di oltre mezzo milione di euro. Ma l’Arma, con la sua attività quotidiana posta in essere dai quasi 23mila servizi esterni ha proceduto per l’87% dei 9.961 delitti denunciati alle Forze di Polizia in tutta la provincia, dei quali 2.006 quelli scoperti proprio grazie all’attività svolta dai Carabinieri.

I risultati operativi dei militari dell’Arma sono la conferma del forte impegno del Comando Provinciale a seguire attentamente tutti i fenomeni e le manifestazioni che incidono sulla sicurezza e sull’ordinata e civile convivenza del territorio. In stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è stata accresciuta l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità diffusa, con una più incisiva attività investigativa e, nell’ambito dei piani di controllo coordinato del territorio, con una più capillare attività di vigilanza dei centri abitati, frazioni, aree rurali, fornendo risposte rapide ed efficaci anche sul piano repressivo di fronte ad eventi criminosi di particolare allarme sociale.

Dal 5 giugno dello scorso anno ad oggi gli arresti eseguiti sono stati 383 mentre le persone deferite in stato di libertà sono state 2.579.

Diverse sono state le operazioni di servizio concluse brillantemente dai militari negli ultimi 12 mesi di lavoro dei reparti del Comando Provinciale di Savona e appare opportuno menzionare almeno quelle più importanti quali:

Rapine – Operazione “La Vigile”

Nei mesi di ottobre e novembre 2019 i militari della Compagnia Carabinieri di Albenga, hanno arrestato a Savona, Cengio, Cairo Montenotte e Genova, 4 uomini che avevano simulato la rapina ad un portavalori della società “La Vigile” il 12 agosto precedente a Pietra Ligure. Tra di loro c’era lo stesso dipendente della società che trasportava il denaro. Le indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno permesso di condurre ad un quadro chiaro e definito di indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e nel corso dell’operazione è stata anche recuperata, sotterrata in un campo, una buona parte della somma sottratta che è stata restituita ai legittimi proprietari.

  • Operazione “Euroxoro”

In data 11 aprile 2020 i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Albenga, al termine di una complessa attività investigativa, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura della Repubblica di Savona e denunciato altre 5 persone, tutte responsabili, a vario titolo, di aver commesso una rapina a mano armata al compro oro “Euroxoro” di Pietra Ligure il 13 gennaio precedente. La complessa attività d’indagine, è partita dai pochi elementi raccolti dalle vittime della rapina, particolarmente efferata, e i successivi indizi scaturiti dall’attività investigativa, hanno permesso di rassegnare all’Autorità Giudiziaria un quadro gravemente indiziario che ha portato ai provvedimenti in argomento.

Truffe

Il fenomeno delle truffe nel periodo 2019/2020 ha fatto registrare un calo notevole su cui certamente ha inciso l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili principalmente nelle fasce deboli della popolazione. Proprio in tale contesto, ampia è stata l’opera di informazione dell’Arma che ha svolto diversi incontri, organizzati con la collaborazione dei Comuni e dei Rotary Club di Savona, Alassio e Varazze, finalizzati alla diffusione di “consigli utili” e alla divulgazione di un vademecum redatto dal Comando Provinciale.

Significativa, in tal senso, l’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte che nel mese di gennaio 2020 hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Savona, una coppia di Carcare (SV), entrambi italiani di 51 anni, responsabili di aver commesso numerose truffe “sul web”. I due coniugi ponevano in vendita, sui social network, merce “griffata” che poi in realtà, non solo non veniva recapitata all’acquirente ma non esisteva proprio. Il volume d’affari scoperto è stato di circa 600 mila euro.

Stupefacenti

L’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, particolarmente incisiva, posta in essere da tutti i reparti della provincia, ha permesso all’Arma di trarre in arresto 67 persone e di deferirne altre 42.  L’attività è stata indirizzata soprattutto nel reprimere la vendita e il consumo di droga. Particolare attenzione è stata riposta alla tutela dei giovani. Al proposito si ricordano le principali attività d’indagine, svolte dai Comandi dipendenti:

  • il 28.5.2020 l’arresto da parte dei Carabinieri di Cairo Montenotte di 4 persone, 3 italiani e 1 tunisino, per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” con il conseguente sequestro di 1.200 grammi di “cocaina” con purezza oltre il 91% (per un valore complessivo di oltre 95.000 euro), beni e contanti per oltre 60mila euro;
  • nel periodo novembre 2019 – gennaio 2020 i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alassio, hanno proceduto al controllo di aziende che operano nel settore della floricoltura e, più specificatamente, nella coltivazione e produzione della Cannabis Light (c.d. legale). Nel corso dell’attività è stata individuata un’impresa che produceva stupefacente avente principio attivo superiore al valore consentito. L’operazione si è conclusa con il sequestro di 34kg di Cannabis avente un valore doppio, e in molti casi triplo, del consentito e il deferimento dei titolari dell’azienda per la violazione dell’art. 73, co. 1 e 4 D.P.R. 309/90 (produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope).

Immigrazione clandestina

  • Il 7 aprile 2020, in provincia di Savona, Milano e Genova, i militari del Norm della Compagnia Carabinieri di Alassio, ha dato esecuzione a misure cautelari personali, emesse dal Gip del Tribunale di Savona, nei confronti di 6 persone, 2 destinatarie di misura cautelare in carcere e 4 sottoposte alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., per aver favorito l’immigrazione di numerosi cittadini extracomunitari procurando loro, dietro cospicuo compenso in denaro, documentazione falsa necessaria all’ottenimento dei vari permessi di soggiorno o addirittura patenti di guida.

Il contrasto all’immigrazione clandestina era stato già oggetto di diverse indagini compiute anche dal Nucleo investigativo negli anni precedenti, anche se con “metodi” differenti. Basti ricordare le finte nozze scoperte in passato che avevano rischiato di consentire a diverse decine di cittadini stranieri di regolarizzare la loro “posizione” in Italia riuscendo anche ad accedere a contributi statali senza averne alcun diritto.

Controlli Alla Circolazione Stradale

Negli ultimi 12 mesi, l’Arma savonese ha posto una particolare attenzione nell’attività di prevenzione effettuando 22.967 servizi esterni. In aggiunta ai normali servizi di controllo del territorio, oltre 100 sono stati i servizi c.d. “alto impatto” impiegando contemporaneamente più pattuglie sullo stesso territorio effettuando un controllo capillare alla circolazione stradale al fine di contrastare l’allarmante fenomeno dei reati predatori. Particolare attenzione è stata rivolta alle zone di maggiore interesse investigativo, tra cui Piazza del Popolo a Savona o le vie del centro storico di Albenga. Non sono mancati i controlli di soggetti all’interno degli esercizi pubblici, sulla pubblica via, nonché quelli alla circolazione stradale, specie finalizzati alla prevenzione dei comportamenti di guida pericolosa (in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti). Complessivamente le persone identificate sottoposte a controllo sono state 80.239 mentre circa 52.000 sono stati i mezzi sottoposti a controllo.

Anche nel periodo di chiusura totale, dovuto all’emergenza Covid, l’Arma ha continuato la sua opera di controllo quotidiana, al fine di tutelare il primario interesse della salute pubblica, attraverso verifiche nelle aree cittadine e rurali anche con il supporto dei vari reparti speciali quali N.A.S., N.O.E. e Carabinieri Forestali.

Cultura della legalità

Con l’avvio dell’anno scolastico, i Carabinieri di Savona hanno dato inizio alla campagna “Scuole Sicure”, come deciso nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura e alla luce delle direttive diramate dal Ministero dell’Interno, per la prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità delle scuole. Dall’inizio dell’anno scolastico, sino alla chiusura dovuta alla pandemia, le dipendenti Compagnie Carabinieri hanno svolto numerosi servizi all’esterno di istituti secondari di secondo grado di questa provincia, in concomitanza sia dell’ingresso che dell’uscita degli studenti.

Numerosi, così come lo saranno nel nuovo anno scolastico, gli incontri con gli studenti nelle scuole di Savona e provincia, svolti anche nel periodo di chiusura attraverso “video-lezioni”, sia per parlare di fenomeni di devianza giovanile (quali il bullismo, il cyberbullismo ed il consumo di droghe) che per promuovere la legalità.

L’iniziativa ha suscitato il comune plauso di studenti e insegnanti.

Nel corso delle numerose attività concluse dall’Arma territoriale della provincia di Savona non sono mancati episodi di generoso altruismo, talvolta anche decisivi, come il salvataggio avvenuto a Stella di un uomo che stava tentando il suicidio impiccandosi. Grazie alla prontezza di spirito del militare della Centrale Operativa, allertata dalla moglie dell’aspirante suicida e di un militare in servizio alla locale Stazione Carabinieri è stato possibile salvarlo da morte certa. L’operatore lo ha intrattenuto al telefono nel tentativo di farlo desistere consentendo al collega di “guadagnare il tempo necessario” per arrivare a tagliare la corda prima che questa potesse soffocarlo. Per questo fatto i due militari hanno ricevuto un encomio del Comandante della Legione Carabinieri Liguria.

Ma l’attività di alcuni militari è stata premiata anche in occasione di indagini che hanno portato ad una rapida soluzione di casi che hanno scosso particolarmente l’opinione pubblica nazionale come la denuncia, per tentato omicidio, al Tribunale dei Minori di due ragazzi, rei di aver lanciato un cassonetto dei rifiuti dalla strada sovrastante la scogliera, che aveva gravemente ferito un  turista francese minorenne che campeggiava con la famiglia sulla spiaggia di Bergeggi durante la scorsa estate.

L’Arma anche quest’anno ha continuato a rispondere pienamente alle aspettative dei cittadini ma soprattutto ha dimostrato e, continuerà a farlo, di essere al fianco della popolazione per aiutare chi ha bisogno come anche ai familiari dei militari caduti durante il servizio nell’intento di adempiere ai doveri del giuramento prestato. Mai come in questo periodo di grande difficoltà per tutti il legame è stato così forte.

Queste le parole del Comandante Provinciale, Colonnello Federico Reginato:

“Ringrazio il signor Prefetto di Savona, dottor Cananà, autorevole e lungimirante riferimento per il territorio e per le forze di polizia, non solo per la sua graditissima presenza oggi, ma soprattutto per l’attenzione ed il riguardo con cui segue quotidianamente l’attività dell’Arma sul territorio della provincia.”

“I miei sentiti ringraziamenti per la magistratura giudicante ed inquirente savonese, alla quale i carabinieri sono legati da consolidati sentimenti di stima e rispetto, tradotti in inossidabile slancio collaborativo, per la fiducia e l’alta considerazione riposte nel lavoro dell’Arma sul territorio provinciale”

“Il ruolo delle Stazioni, con la loro dislocazione così capillare, rimane imprescindibile nel sistema sicurezza perché va ben oltre la mera capacità operativa. La conoscenza delle dinamiche sociali e criminali consente, infatti, di alimentare un circolo virtuoso di efficacia e fiducia nell’interazione con la popolazione – la cui insicurezza è alimentata, prima ancora che dalle statistiche sui delitti, dalla solitudine e dalla indifferenza – esaltando il valore sociale dell’attività dei Carabinieri. E’ un modello che dimostra ancora la sua straordinaria vitalità, se è vero come è vero che anche nella provincia di Savona l’Arma dei Carabinieri negli ultimi 12 mesi ha proceduto nei riguardi di oltre l’85% dei 9.961 delitti denunciati nel complesso alle forze di polizia, riuscendo ad individuarne i responsabili, deferiti all’autorità giudiziaria, in ben 2.575 casi”

“Rivolgo il mio sentito ringraziamento ai Carabinieri di ogni ordine e grado per aver condiviso con me questo straordinario impegno di costruzione della legalità nella provincia di Savona, dimostrando in ogni circostanza trasparenza, affidabilità, impareggiabile senso delle istituzioni e della responsabilità…. vicini a chi soffre nel momento del bisogno, nel rispetto di indagati, imputati e condannati, nel rifiuto di ogni violenza e sopraffazione…”

“Ringrazio gli organi di informazione per la serietà e l’attenzione con cui riportano all’opinione pubblica le notizie che riguardano le attività svolte dai Carabinieri in provincia, condividendo con noi, nel reciproco rispetto dei ruoli, i principi di una divulgazione onesta e corretta: se da un lato devono essere soddisfatte le legittime aspettative dei media di sapere per informare, dall’altro non si transige al principio del riserbo e della cautela in capo a tutti coloro che hanno responsabilità e potere di indagine sulle persone. Raggiungere la fama, ottenere qualche istante di celebrità, non è evidentemente obiettivo che possa corrispondere alle aspirazioni di un Carabiniere. L’ordine del giorno di un Comando Carabinieri sono i problemi del territorio, mai le prime pagine dei quotidiani”.

 

G. D.