Sanremo meno una serata, Sassello meno dieci gradi

Sanremo meno una serata, Sassello meno dieci gradi
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Meno di cento chilometri dividono i due centri liguri

Festival

– Mentre a Sanremo si consumava la prima serata di una ennesima edizione della serie “purché se ne parli”, è noto lo slogan “perché Sanremo è Sanremo”, a Sassello si consumava gas, energia elettrica e legna, colpito da una gelida temperatura di meno dieci da far sobbalzare i conduttori Tg quando terrorizzano i telespettatori con allarmanti Milano -3, Bologna -1, Torino -2.

Sassello -10 Sanremo -1

Una serata, quella del Festival di Sanremo di ieri sera, che ho voluto raccogliere in tre momenti chiave, come da immagine.

Chiara Ferragni in un lunghissi(issi)mo monologo, peraltro magnificato senza alcuna enfasi e originalità. Vestita in un disegno, come scrive: <<Il vestito senza vergogna. Questa illusione di nudità vuole ricordare a tutte il diritto e l’uguaglianza di genere che hanno nel mostrare, disporre di sé stesse senza doversi sentire giudicate o colpevoli>>.

Bah, specie se detta da chi col mostrarsi ne ha fatto un ricco mestiere e non un piano per la pace/fame nel mondo.

Blanco Quest’anno da solo e si è visto, forse un badante gli sarebbe stato di aiuto. I grandi del rock distruggono i propri strumenti, lui non lo è e distrugge fiori e decori tra i buu del pubblico, facendo infuriare il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri: <<I fiori di Sanremo non solo il simbolo del Festival, ma dell’intera città, della provincia di Imperia e della Liguria, di cui sono negli anni diventati vessillo nel mondo. Vederli presi a calci, distrutti e calpestati senza alcun rispetto né per i fiori stessi né, tantomeno, per la filiera, gli operatori e il duro lavoro che c’è dietro quelle composizioni è inammissibile, inaccettabile>>.

Il vandalo sarà addirittura chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo dichiara il Codacons che oggi deposita un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei conti.

La terza immagine riguarda i Pooh, dove il tempo si è fermato mezzo secolo fa. Persino sprecati per il Festival, ma se non ho capito male hanno annunciato una riunione per la prossima estate. Bravi!

Come dite? Nella foto non sono i Pooh ma i Cugini di campagna. Ecco, vedete, cosa significa scrivere quando fuori ci sono meno dieci gradi, perché Sassello è Sassello!

 

G. D.