Due bambini curati al Gaslini grazie alla cooperazione internazionale

Due bambini curati al Gaslini grazie alla cooperazione internazionale
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Sono della Costa d’Avorio operati dai cardiochirurghi del Gaslini grazie al progetto di “Cuori Ribelli”

Gaslini– Una voce per Padre Pio

ha promosso il progetto “Cuori Ribelli” che sta costruendo una rete internazionale di strutture ospedaliere atte a garantire ai bambini del Camerun e della Costa d’Avorio le cure necessarie per numerose patologie cardiache, là dove esistono sistemi sanitari a pagamento, non accessibili a tutti.

“Il nostro augurio è che, nell’ambito di un rapporto continuativo, la Regione Liguria possa permetterci di trasferire altri bambini presso questa eccellenza della Cardiochirurgia Pediatrica – dichiara il presidente dell’associazione Enzo Palumbo ->>.

“Due bambini ivoriani sono stati operati con successo presso il reparto di Cardiochirurgia dell’Istituto G. Gaslini – spiega il direttore generale Renato Botti -, oggi i bimbi stanno bene ed entrambe le famiglie torneranno in Africa entro un paio di settimane”.

“La più piccola, Veronique, di tre anni, era affetta da canale atrioventricolare parziale, malattia molto comune, che se non trattata può condurre anche a forme severe di ipertensione polmonare. La piccola è stata operata e dimessa da qualche giorno ed è da considerarsi guarita senza difetti residui, destinata ad una vita normale senza farmaci e senza limitazioni funzionali” spiega la cardiochirurga Elena Ribera del Team Missioni Chirurgiche Internazionali del Gaslini, che ha eseguito gli interventi sui due bimbi ivoriani.

Il piccolo Othniel, di 11 anni, aveva una forma molto severa di tetralogia di Fallot, malattia cianotizzante, poco comune nei paesi occidentali a questa età di presentazione.

“Il paziente era gravemente cianotico, con limitazioni funzionali gravissime peggiorate da crisi di ipossia parossistiche, che più di una volta hanno messo in pericolo la sua sopravvivenza. Othniel è stato operato, è in via di dimissione nei prossimi giorni. Adesso il livello di ossigeno nel sangue è normale, il cuore ha recuperato completamente ed anche lui ha un’aspettativa di vita normale, sia in termini di durata che di qualità” commenta il cardiochirurgo Francesco Santoro, direttore dell’Uosd Team Missioni Chirurgiche Internazionali del Gaslini.

La Uosd è stata istituita nel marzo 2018 e in 5 anni, (fatto salvo il periodo di inattività di 15 mesi dovuto alla pandemia) si è occupata di pianificare, gestire ed effettuare 30 missioni chirurgiche all’estero, in tre continenti (Africa, America del sud, Europa e Medio Oriente), in nove diverse Nazioni (Haiti, Bolivia, Nigeria, Gaza, West Bank, Iraq, Giordania, Romania, Kosovo), durante le quali sono stati trattati 288 pazienti (218 in sala operatoria per interventi di cardiochirurgia e 70 in sala di emodinamica per interventi di emodinamica interventistica), sviluppando importanti programmi di cooperazione volti a fornire alle equipe locali supporto e training on job.

 

G. D.