Consiglio dei ministri: mascherina in ospedali e rsa, il ligure Rixi viceministro
Primi provvedimenti del nuovo Governo
Ieri, lunedì 31 ottobre, si è riunito alle 13.35, terminato alle 15.05, il secondo Consiglio dei ministri sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni.
Tra i vari punti discussi dal Consiglio dei ministri:
Sottosegretari di stato
I sottosegretari nominati sono trentanove, otto assumeranno le funzioni di viceministro (tra questi il ligure Rixi (Lega) alle Infrastrutture, di seguito la lista.
Presidenza del Consiglio
- Giovanbattista Fazzolari (attuazione del programma di Governo)
- Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano (rapporti con il Parlamento)
- Alessio Butti (innovazione tecnologica)
- Alberto Barachini (informazione e editoria)
- Alessandro Morelli (coordinamento della politica economica)
Esteri e cooperazione internazionale
- Edmondo Cirielli (Viceministro), Giorgio Silli, Maria Tripodi
Interno
- Wanda Ferro, Nicola Molteni, Emanuele Prisco
Giustizia
- Francesco Paolo Sisto (Viceministro), Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari
Difesa
- Matteo Perego, Isabella Rauti
Economia e finanze
- Maurizio Leo (Viceministro), Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino
Imprese e made in Italy
- Valentino Valentini (Viceministro), Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci
Ambiente e sicurezza energetica
- Vannia Gava (Viceministro), Claudio Barbaro
Agricoltura e sovranità alimentare
- Luigi D’Eramo, Patrizio Giacomo La Pietra
Infrastrutture e mobilità sostenibili
- Galeazzo Bignami (Viceministro), Edoardo Rixi (Viceministro), Tullio Ferrante
Lavoro e politiche sociali
- Maria Teresa Bellucci (Viceministro), Claudio Durigon
Istruzione e merito
- Paola Frassinetti
Università e ricerca
- Augusta Montaruli
Cultura
- Lucia Borgonzoni, Gianmarco Mazzi, Vittorio Sgarbi
Salute
- Marcello Gemmato
Misure su benefici penitenziari, covid e contrasto ai raduni illegali
“Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti Sars-Cov-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali (decreto-legge)”
È stato ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti Sars-Cov-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.
Giustizia
“Il testo dà seguito alla sollecitazione al Parlamento contenuta nell’ordinanza n. 97 del 2021 della Corte costituzionale in merito ai benefìci penitenziari da concedere ai detenuti per gravi reati che non collaborino con la giustizia. Si indicano requisiti stringenti per recepire i rilievi della Consulta e allo stesso tempo impedire che siano ammessi a misure premiali soggetti che possano avere ancora collegamenti con il contesto criminale di provenienza. Nel formulare il testo, si è ripresa la proposta di legge – relativa all’art. 4bis dell’ordinamento penitenziario – già approvata dalla Camera dei deputati nella scorsa legislatura.
Nel merito, il decreto prevede che, ai fini della concessione dei benefici al condannato per i reati cosiddetti ostativi, non basterà la sola buona condotta carceraria o la partecipazione al trattamento ma saranno previsti l’obbligo di risarcire i danni provocati, insieme con requisiti che consentano di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o il rischio di ripristino di tali contatti, con l’esclusione pertanto di eventuali automatismi e con l’introduzione di un procedimento rafforzato di valutazione delle richieste, che prevede anche l’obbligo da parte del giudice di sorveglianza di acquisire i necessari pareri. Ai fini della liberazione condizionale, si prevede che la richiesta possa essere presentata dopo aver scontato 30 anni di pena.”
Salute
Cambio alle disposizioni in materia di obbligo vaccinale, in considerazione del mutato quadro epidemiologico. La mascherina resta obbligatoria negli ospedali e nelle rsa.
Si anticipa dal 31 dicembre al 1° novembre la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie, per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie e per il personale delle strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie.
Inoltre, con specifico riguardo alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, si elimina la misura della sospensione dall’esercizio della professione, al fine di contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio.
Ordine pubblico
Si modificano le norme relative all’invasione (vedi rave party) di terreni o edifici, pubblici o privati, con la previsione della reclusione da 3 a 6 anni e della multa da 1.000 a 10.000 euro, se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, si prevede la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato.
Edoardo Rixi
Giovanni Toti
<<È evidente che il Covid di oggi sia molto diverso da quello che abbiamo conosciuto all’inizio della pandemia ed è giusto dare un segnale di ritorno alla normalità ma senza sconfessare le regole che ci hanno salvato nei momenti più cupi – commenta il presidente Regione Liguria Toti -. Giusto quindi prorogare l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa, tutelando i pazienti più fragili, come ad esempio gli immunodepressi. Come Regione, dunque, accogliamo con positività la proroga del ministero della Sanità>>.
In Liguria saranno 263 i lavoratori non vaccinati del personale sanitario e amministrativo di Asl e ospedali che verranno reintegrati.
G. D.