False recensioni su web e social, già presentate decine di denunce

False recensioni su web e social, già presentate decine di denunce
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Il Codacons chiede indagini anche su test comparativi ingannevoli di riviste specializzate

È partita la prima denuncia penale di Amazon contro le recensioni false in cambio di denaro o prodotti gratuiti. È stata presentata in Italia e per Amazon è anche la sua prima denuncia a livello europeo.

<<Bene, ottima notizia! La veridicità delle recensioni è fondamentale per tutelare i consumatori. Per questo abbiamo presentato fin dal 2014 esposti all’Antitrust contro le false recensioni sugli alberghi ottenendo la condanna anche dei siti – afferma Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori -.

Come sentenziato dall’Authority, infatti, anche le società devono adottare ogni misura idonea a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni, sia sotto il profilo informativo che relativamente alle procedure di registrazione.

Bene, quindi, che Amazon si stia muovendo per garantire l’attendibilità dei giudizi, azione che va svolta, comunque, preservando la libertà della Rete, per evitare censure. Il presupposto della concorrenza – conclude Dona – è la trasparenza e l’informazione corretta>>.

Codacons: già presentate decine di denunce ad antitrust e magistratura

Anche il Codacons applaude l’iniziativa di Amazon ed aggiunge la necessità di indagare anche su test comparativi ingannevoli di riviste specializzate

Contro il fenomeno delle false recensioni su web, social e app, il Codacons ha già presentato nell’ultimo anno decine di esposti ad Antitrust e Procura della Repubblica di Roma chiedendo di intervenire a tutela dei consumatori. Lo rende noto l’associazione, dopo l’iniziativa legale di Amazon.

<<Fa bene la società ad avviare cause contro le recensioni abusive che, ricordiamo, modificano sensibilmente le scelte economiche dei consumatori e dirottano ogni anno miliardi di euro degli utenti, avvantaggiando alcuni operatori e danneggiando altri – spiega il Codacons -.

Il problema, tuttavia, appare molto più grave quando a sviare le scelte dei consumatori sono riviste editoriali specializzate, che pubblicano e diffondono test comparativi diretti al pubblico sfruttando la propria credibilità per condizionare le scelte dei cittadini. Test, come quello recente sull’olio d’oliva, che hanno già ricevuto la netta bocciatura dell’Antitrust.

Proprio su tale fronte il Codacons ha già presentato negli ultimi mesi una serie di esposti all’Antitrust a seguito della pubblicazione di test comparativi su prodotti alimentari (olio d’oliva, acque minerali, riso, gelati, ecc.) da parte di riviste specializzate che recensivano al pubblico la qualità dei prodotti testati senza però rispettare la normativa di settore e la necessaria trasparenza, finendo così per alterare le scelte dei lettori e realizzare una possibile turbativa del mercato, avvantaggiando alcune aziende e penalizzando altre>>.

 

G. D.