Dai monti degli Stati Uniti a Sassello, un percorso al chiaro di luna
Domenica 18 settembre nasce a Sassello una nuova distilleria ligure, la prima nel suo genere
Siamo nel Mulino di Sassello 1830, Diego Assandri ci accoglie nei nuovi locali per presentarci la sua ultima “creatura”. Scritto così pare un lavoro di questi giorni, in realtà sono anni che la sta programmando: tra studi, prove, analisi e tanta burocrazia italiana ci stiamo avvicinando al fatidico e sospirato giorno dell’inaugurazione.
Ci guardiamo intorno e cerchiamo di scoprire dove siamo…
<<Ci troviamo in una distilleria a chilometro zero che è collegata a filo doppio con il mulino – spiega Assandri -. Mulino di famiglia del 1830, dove coltiviamo i nostri cereali macinati in pietra naturale movimentata ad acqua, e da sempre facciamo farine. Ha iniziato il nonno di mio nonno. Nonno Camillo è stato quello che ha dato maggior impulso e ha cominciato il commercio di tanti prodotti, tra cui uva e vino. Da lì nasce la passione per il mondo dei distillati>>.
Quindi una spinta che viene dal nonno, in seguito sviluppata con l’apertura del primo pub sassellese La Cantina dei frati, poi ceduto, fino ad arrivare ai due Master Distiller negli Stati Uniti e in Sudafrica che lo hanno aperto verso questo nuovo orizzonte.
Tanti prodotti della terra sassellese…
<<Noi conosciamo la terra, seminiamo e raccogliamo quel che raccogliamo – prosegue Assandri -, e quello che non si arriva a produrre comunque lo compriamo a Sassello o qua intorno da produttori locali, al massimo si è sempre arrivati fino a Cartosio a 15 km>>.
Sulla maglietta promozionale di Diego il nome del nonno seguito da Moon…
<<Già, la linea dei distillati si ispira a mio nonno, quindi, prende il nome del Signor Camillo, ma il distillato che andremo a vendere si chiama Moonshine – continua -. È un prodotto tipico dei monti Appalaci, negli Stati Uniti d’America, che nel periodo del proibizionismo si distillava illegalmente su quelle montagne, ma diciamo che è il nome tecnico del whisky non invecchiato: il whisky fresco. Per poterlo chiamare whisky deve stare tre anni in botte a invecchiare, per poi poterlo etichettare come whisky. Nel frattempo, lo possiamo vendere fresco col nome di Moonshine>>.
Ora che abbiamo scoperto dove siamo non resta che conoscere quando partirà la distribuzione del distillato.
<<Ne faremo diverse versioni, esordiamo domenica 18 settembre con due tipi: il classico bianco trasparente e poi una versione leggermente invecchiata, leggermente faticata, affinamento in legno. Tutte due escono a 40°. Poi avremo una linea di prodotti che spazierà dal chinotto al miele e quant’altro a 20° a 30° a diverse gradazioni alcoliche, però piano piano nell’inverno, adesso partiamo con questi due>>.
Guardiamo una bottiglia e non poteva essere che questa: la classica bottiglia della nonna, costolata con tappo meccanico. Di quelle che si trovavano in tutti i frigoriferi liguri con latte, vino, acqua oppure l’olio.
Non resta che ritornare domenica 18 settembre per la festa popolare qui al Mulino di Sassello che sarà visitabile insieme alla distilleria dalle 12 alle 18. Non mancheranno piatti di polenta, birra El Issor di Sassello, giochi e musica dal vivo con Roberto Tiranti Band, e degustazione di… Moonshine che letteralmente si traduce in chiaro di luna.
Degustate responsabilmente, altrimenti chissà che chiari di luna vedrete… il Signor Camillo non gradirebbe.
G. D.