Fase 2 Turismo acqua alla gola, con il decreto di maggio in arrivo importanti misure
Lo annuncia il deputato Vazio, intanto gli agriturismi si fanno sentire
Con la Fase 2 serve una reale svolta che dia la possibilità di riaprire, il prima possibile, i circa 600 agriturismi liguri, spesso situati in zone isolate dell’entroterra in strutture familiari che possono ospitare un numero ridotto di viaggiatori, dove, con ampi spazi all’aperto, è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus.
A livello nazionale, per il 2020, si è calcolata una perdita complessiva per il settore di circa 970 milioni di euro, pari al 65% del fatturato (stime Ismea), a causa principalmente del crollo della domanda internazionale a cui si aggiunge la caduta di quella interna a seguito del lockdown, per il quale sono saltati sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, con effetti stimabili, a livello italiano, in una perdita di circa 200 milioni di euro.
“Nel rispetto delle misure di precauzione – afferma Marcello Grenna, presidente di Terranostra Liguria – dobbiamo avere la possibilità di ripartire: ci sono tutte le condizioni per riaprire le nostre strutture agrituristiche dopo che la chiusura forzata ha fatto saltare i ponti di primavera, che per noi rappresentano l’inizio della stagione turistica. È stato un duro colpo all’economia e all’occupazione che ruota intorno alla filiera turistica ligure, soprattutto alla luce delle condizioni climatiche particolarmente buone che avrebbero favorito la riapertura delle attività dando modo ai viaggiatori di assistere al risveglio della natura, che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche alle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie. Tuttavia nonostante le grandi difficoltà non ci siamo mai fermati e molti agriturismi di Campagna Amica Terranostra, continuano ad impegnarsi a consegnare prodotti a km0 e pasti con ricette tipiche direttamente a domicilio o con asporto, con l’obiettivo di garantire a tutti, restando a casa, un viaggio del gusto e della tradizione con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del territorio, dell’economia e del lavoro.”
“Gli agriturismi – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – sono strutture che danno la possibilità di stare a contatto con la natura e passare il proprio tempo in campagna lontani dalla città, e che potrebbero quindi offrire anche l’occasione di allontanare lo stress accumulato in questi difficili mesi. Con l’arrivo della bella stagione, in una regione come la nostra, sostenere il turismo in campagna significa, inoltre, evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e, anche per questo, le strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo i cancelli delle cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Liguria. Purtroppo l’agriturismo è tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza e, per questo, come Coldiretti Liguria abbiamo chiesto alla Regione di riconoscere lo stato di Calamità per il settore, mentre a livello nazionale, Coldiretti e Terranostra hanno realizzare un piano, con risorse economiche di sostegno e misure straordinarie di intervento, che preveda, ad esempio, anche l’annullamento delle imposte locali e della tassa di soggiorno.”
Un aiuto importante potrebbe proprio arrivare dal decreto di maggio che il Governo sta ancora valutando e mettendo a punto.
“Il ministro Franceschini – spiega il deputato Pd Franco Vazio, durante un’informativa in Senato, ha dichiarato che nel prossimo decreto (che sarà approvato nei prossimi giorni) e che impegnerà 55 miliardi di euro, per il Turismo ci saranno aiuti, risorse e conferme importanti.
Il ministro ha confermato che alle imprese del settore, in cui lavorano con grandissima professionalità tantissime famiglie, accanto ad altre misure ed aiuti saranno specificatamente dedicati.
- a) aiuti a fondo perduto per le imprese che hanno avuto un calo di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;
- b) misure di sostegno per il pagamento degli affitti durante i periodi di chiusura;
Inoltre sarà prevista:
- l’attribuzione alle famiglie con reddito Isee medio e basso di un credito di imposta consistente da spendere nelle strutture ricettive italiane entro il 31 dicembre di quest’anno;
- la cancellazione per almeno un semestre della tassa per l’occupazione del suolo pubblico a carico di bar e ristoranti – attività produttive che subiranno fortemente l’impatto degli obblighi di distanziamento;
- la conferma della proroga delle concessioni balneari al 2033.
Sono parole importanti – conclude Vazio – che confermano la volontà di sostenere un settore strategico per l’Italia e per la Liguria e che fattura insieme alla Cultura il 20% del Pil>>.
G. D.