Ferrovie: rete danneggia turismo e pendolari, la Liguria non finisce a Genova
Ventimiglia, rete elettrica di confine limita collegamenti
Assoutenti
rivolge un appello alla politica e ai presidenti della Commissione Trasporti di Camera e Senato, poiché il nodo di Ventimiglia dispone di una rete di elettrificazione non adatta, limitando così la circolazione dei convogli di nuova generazione.
<<La Liguria non finisce a Genova e sul fronte della mobilità su rotaia la regione paga ancora il ritardo inaccettabile delle infrastrutture locali. È necessario – spiegano i pendolari del ponente ligure e il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – focalizzare l’attenzione sull’attuale situazione del trasporto ferroviario in Liguria per permettere ai treni di nuova tecnologia, acquistati da Trenitalia adempiendo al contratto di servizio con Regione Liguria, di operare su tutto il territorio regionale.
Ricordiamo infatti – prosegue Truzzi – che la stazione di Ventimiglia, snodo cruciale per la Liguria e per l’Italia, dispone ancora di una rete di elettrificazione non adatta che da un lato limita la circolazione dei convogli di nuova generazione, dall’altra allunga i tempi di percorrenza a danno degli utenti e riduce il confort di viaggio.
In tal senso rivolgiamo oggi un appello alla presidente della Commissione Trasporti, Raffaella Paita (parlamentare spezzina n.d.r.), al mondo della politica e delle istituzioni, affinché in attesa dei lavori di ammodernamento della rete si sblocchi alla Camera l’emendamento al Dl infrastrutture – concludono i pendolari – che prevede proprio 3 milioni di euro per il finanziamento della Politensione sui nuovi treni Pop e Rock>>.
G. D.