Treno Genova-Milano, disabili costretti a scendere trovano i loro posti occupati

Treno Genova-Milano, disabili costretti a scendere trovano i loro posti occupati
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Assoutenti e Codacons presenteranno denuncia in Procura per violenza privata

C’è imbarazzo e vergogna per quanto accaduto il 18 aprile sul treno Genova – Milano dove 27 ragazzi disabili sono dovuti scendere poiché i loro posti prenotati erano occupati.

Sul rifiuto dei passeggeri di cedere loro i posti intervengono Assoutenti e Codacons, che annuncia la presentazione di un esposto denuncia alle Procure della Repubblica di Genova e di Milano per la possibile ipotesi di violenza privata.

Responsabili siano identificati e nei loro confronti daspo a vita su tutti i treni italiani

<<Si tratta di un episodio molto grave, un esempio di inciviltà e degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale – spiega il presidente Assoutenti Furio Truzzi –.

Chiediamo alla Procura di Genova e a quella di Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all’art. 610 del Codice penale secondo cui “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”.

Chiediamo inoltre che le pubbliche autorità e le società del trasporto ferroviario elevino nei confronti dei responsabili della triste vicenda un “daspo” a vita su tutti i treni italiani, vietando ai soggetti che hanno rifiutato di cedere il posto ai disabili – conclude Truzzi – l’utilizzo di qualsiasi tipo di treno, allo scopo di dare un segnale forte di condanna verso simili barbarie>>.

<<I ragazzi sono stati costretti – spiega Codacons -, con tutte le difficoltà del caso, ad abbandonare il treno per rientrare a Milano in autobus.

Una vicenda disgustosa, vengono a mancare le normali regole di convivenza, ma non si può neanche far finta di niente dinnanzi ai soliti disagi di Trenitalia, che aveva previsto dei mezzi alternativi causa sostituzione del convoglio sul quale si viaggiava nella stazione di Savona, che poi ha generato il solito caos – afferma il presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli –  quando accaduto lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west>>.

 

G. D. (immagine repertorio)