Con le festività pasquali, il piacere di tornare negli agriturismi liguri
Primo banco di prova della ripresa del turismo
Oltre due anni di restrizioni a causa del Covid hanno quasi azzerato le presenze in alberghi e agriturismi, ed ora un italiano su quattro (23%) ha scelto di mettersi in viaggio approfittando delle festività di Pasqua e poi per il ponte del 25 Aprile.
La meta preferita resta l’Italia che viene scelta dal 95% degli italiani, mentre solo una minoranza si spingerà in Europa o addirittura in altri continenti, occorre anche considerare le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
Una persona su tre resterà all’interno della propria regione e gli agriturismi liguri sono già pronti ad accogliere i visitatori che decideranno di trascorrere una giornata in campagna, magari approfittando della cucina dei cuochi contadini o delle pietanze da asporto.
Il settore, che l’anno scorso ha perso ben il 27% delle presenze rispetto al 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri, in Liguria aveva registrato una ripresa nei mesi di luglio e agosto, con qualche arrivo anche nelle vacanze natalizie, ma adesso c’è la voglia di una ripartenza duratura in vista dell’arrivo della bella stagione.
<<Le festività pasquali e il ponte del 25 Aprile costituiranno il vero banco di prova di ripartenza del settore turistico, e i nostri agriturismi sono pronti ad accogliere tutti coloro che decideranno di trascorrere qualche giorno in totale relax in mezzo al verde, alla riscoperta delle tradizioni e della cultura locale – spiega Marcello Grenna presidente Terranostra Liguria -.
Per i prossimi giorni abbiamo ricevuto diverse prenotazioni e possiamo dire che i turisti, come previsto, stanno dimostrando la voglia di riscoperta dei piccoli borghi e dei grandi spazi aperti a seguito della pandemia. Tuttavia, sebbene qualche prenotazione arrivi anche da altri paesi, soprattutto Olanda, Germania e Svizzera, il turismo estero è ancora molto lontano dai livelli pre-covid, forse anche a causa dell’incertezza scatenata dal conflitto ucraino>>.
E se la tavola, con la cucina a chilometro zero, resta uno dei principali motivi di attrazione per i turisti che scelgono l’agriturismo, quest’anno torna anche la tradizione dei dolci fatti in casa, spinta dal caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria.
In più di quattro famiglie su 10 (41%), infatti, si tornerà ai fornelli, con le ricette tipiche della tradizione per cui in Liguria non mancheranno di certo i tradizionali cavagnetti, piccoli cestini di pasta dolce lievitata che racchiudono un uovo sodo, talvolta colorato con varie decorazioni, e che sono simbolo pasquale di rinascita.
<<Queste festività saranno un’occasione per riscoprire i viaggi di prossimità e la cultura del territorio ligure, con le nostre strutture pronte e impazienti di accogliere i turisti – spiegano Gianluca Boeri presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa delegato confederale -.
Sulle tavole, inoltre, sebbene la colomba resti il dolce preferito delle feste (presente nel 71% delle case) prima dell’uovo di cioccolata (scelto dal 66% degli italiani), torneranno i piatti tipici fatti in casa, un modo per permettere alle ricette tradizionali di non venir dimenticate e per riscoprire il piacere di stare in famiglia>>.
G. D.