Bozzano: abbattimento cinghiali per caccia o per peste suina sono diverse
Da una interrogazione del consigliere regionale Alessandro Bozzano sul “Piano di gestione della Peste suina”
Ieri il consiglio regionale si è occupato anche di una interrogazione del consigliere di Cambiamo sui previsti interventi per eradicare il fenomeno della peste suina. Il consigliere ha puntato molto sull’eradicazione degli ungulati, visto che la riduzione della densità dei cinghiali è anche uno degli strumenti voluti dagli esperti comunitari.
<<Nel protocollo si evidenzia la necessità di una modifica sostanziale dell’attuale approccio gestionale di questa specie – scrive Bozzano -, che andrà indirizzato verso un obiettivo di riduzione generalizzata delle densità e dovrà essere perseguito mediante l’incremento dell’utilizzo di tecniche a basso impatto (in grado di limitare la movimentazione degli animali e la loro ulteriore diffusione sul territorio, nonché massimizzare l’efficienza del prelievo) e del prelievo selettivo nei confronti di specifiche classi di sesso ed età.
La riduzione generalizzata delle densità di cinghiale andrà perseguita e mantenuta nel tempo in quanto il rischio Psa sarà prevedibilmente alto anche nel futuro, indipendentemente dal riscontro di focolai. Tali azioni – continua il consigliere – debbono fare parte di una programmazione generale che vada oltre la redazione del piano di gestione della Psa e che si integri con la normazione attualmente vigente attinente all’attività venatoria.
Al fine di conoscere – interroga Bozzano – quali azioni di programmazione del prelievo venatorio siano state intraprese dall’assessorato di competenza a far data dall’anno 2021 e successivamente alla pubblicazione del Protocollo, al fine del raggiungimento dell’obiettivo di riduzione generalizzata della densità della specie all’interno dell’area infetta, nonché i dati relativi all’incremento del prelievo selettivo nei confronti di specifiche classi di sesso ed età, atteso che detta densità andrà perseguita e mantenuta nel tempo in quanto il rischio Psa sarà prevedibilmente alto>>.
L’assessore all’agricoltura Alessandro Piana ha ricordato che è stato determinato un numero di capi abbattibili pari a 23mila unità, dei quali ne sono stati abbattuti 19mila 695 dalle squadre di caccia e 1.484 dal Nucleo di vigilanza regionale.
L’assessore ha poi ribadito il rinnovo della convenzione nel 2021 con l’Istituto zooprofilattico sperimentale per il monitoraggio sanitario della fauna selvatica e della popolazione dei cinghiali, verificando la presenza della Psa su ogni capo rinvenuto morto o moribondo.
Piana ha spiegato che la selettività degli abbattimenti dei cinghiali è stata considerata nel Piano per il controllo e l’eradicazione della Psa 2022, approvato dalla Giunta regionale.
Ferma e puntuale la replica del consigliere Bozzano.
<<Su alcune cose avrei da puntualizzare. Chi ce l’ha il problema, ce l’ha nei piedi. Chi non ce l’ha nei piedi ritiene che questo sia un problema di là da venire; quindi, far capire a persone che il problema non è di tipo regionale ma è di tipo nazionale è dura.
Capisco il piano di abbattimento, però attenzione il piano di abbattimento è un conto che si faccia per la caccia, un conto che si faccia per la gestione della peste suina. Sono due cose estremamente diverse, anche perché il piano di eradicazione non è un piano di abbattimento venatorio. Con l’uso dei soppressori e degli abbattimenti notturni, se non partiamo da lì caro assessore vicepresidente amico mio non arriveremo a eradicare questo virus, ma ce lo porteremo avanti ancora per tanto>>.
G. D.