Trasferta in Liguria da Asti e Torino, furti ad anziani per 300mila euro
Il Comando Provinciale di Genova ha arrestato tre malviventi dai 30 ai 60 anni
Brillante operazione dei militari del Nucleo Investigativo di Genova, con il supporto dei Carabinieri di Moncalieri ed Asti, hanno arrestato tre uomini autori di numerosi furti aggravati in concorso, attuati peraltro con modalità ingannevoli nelle province della Liguria.
Gli arresti sono stati emessi a seguito dello sviluppo di attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure, che già aveva riguardato i tre autori di furti in diverse regioni del nord-ovest italiano.
Le indagini hanno portato alla conclusione che i reati ai danni di persone anziane sono stati consumati in tutto il territorio della Liguria, e, in considerazione delle stesse tecniche usate, anche in altre regioni quali Piemonte e Lombardia.
La banda criminale, composta principalmente dai tre arrestati, con un’età compresa tra i 60 ed i 30 anni, tutti già conosciuti penalmente – già sottoposti al regime della detenzione domiciliare ad Asti (AT) e Nichelino (TO) – era solita partire dalle zone d’origine per raggiungere le vicine province liguri dove consumare furti seriali a danno di malcapitati ed ignari anziani o pensionati con modalità delinquenziali astute e ormai consolidate.
Gli arrestati, dopo essersi introdotti nelle abitazioni delle persone anziane con la tecnica del “falso idraulico”, simulando nella maggior parte dei casi un controllo al sistema di riscaldamento domestico, si appropriavano di piccoli oggetti per poi subito dopo cederli ai complici, i quali, a poca distanza dal furto, si presentavano alla porta fingendosi operatori delle forze di polizia, esibendo ai malcapitati gli oggetti poco prima trafugati e informandoli così del furto subìto.
Le ignare vittime, colte di sorpresa, nel tentativo di verificare ulteriori ammanchi fornivano nella circostanza preziose indicazioni ai ladri sulla collocazione dei gioielli/monili che custodivano in casa, che venivano abilmente trafugati, approfittando subdolamente dello stato di ansia e distrazione indotto nelle vittime.
Nel corso dell’indagine è stata recuperata una ingente refurtiva per un valore complessivo di circa 300.000 euro.
G. D.