Peste suina, Parco Beigua chiede deroga per liberare alcune strade e sentieri
I percorsi sono stati segnalati dai Comuni
La manifestazione al passaggio della Milano – Sanremo QUI
L’ordinanza ministeriale del 13 gennaio vieta alcune attività nella zona infetta dalla peste suina come “la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportino un rischio per la diffusione della malattia”.
La conseguente ordinanza regionale 4/2022 esclude dai suddetti divieti “le attività all’aperto svolte sulle strade provinciali e comunali ed in generale su tutte le strade asfaltate nonché sulle strade private necessarie per raggiungere le abitazioni, i luoghi di lavoro ed i fondi agricoli di proprietà, sulle strade necessarie a raggiungere le strutture ricettive aperte al pubblico, sulle aree verdi dei centri urbani ed i relativi parchi urbani, sulle spiagge, moli e sulle strade lungomare, nonché sulle aree ricreative recintate di pertinenza dei centri abitati o comunque non in continuità con l’ambiente naturale…”.
Questi sono i due punti che da tre mesi stanno determinando una grave sofferenza del tessuto sociale ed economico di Comuni costieri e dell’entroterra già duramente provati dall’emergenza sanitaria del Covid-19, in particolare legate al turismo outdoor.
Il consiglio del Parco Beigua, in attesa delle decisioni riguardanti la realizzazione della maxi recinzione di contenimento dei cinghiali, prevista nei territori di Liguria e Piemonte interessati dall’emergenza, ha elaborato alcune misure proprio per attenuare i disagi, soprattutto in relazione alle percorrenze, al fine di consentire una ripresa della frequentazione di alcune aree in sicurezza, specie dopo che l’area di ritrovamento delle carcasse infette dalla peste suina risulta ben circoscritta e che potrebbe essere oggetto di restringimento.
Oggi il Parco Beigua, ricevute le segnalazioni dei percorsi dai Comuni, ha presentato alla Regione Liguria una richiesta di deroga per un numero contenuto di strade sterrate e sentieri di particolare rilevanza, così come sono evidenziate in colore blu nella cartina qui pubblicata.
La Regione ha tempo trenta giorni per rispondere alla richiesta del Parco.
Finalmente qualcosa si muove!
G. D.