Licenziamento collettivo per i 25 dipendenti delle Terme di Acqui Terme

Licenziamento collettivo per i 25 dipendenti delle Terme di Acqui Terme
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Avvio immediato della fase di consultazione e assemblea pubblica

Nei giorni scorsi, lunedì 7 marzo, i lavoratori delle Terme avevano manifestato davanti al Grand Hotel Terme contro le chiusure delle attività e strutture delle Terme di Acqui Spa e contro i conseguenti annunciati licenziamenti, oggi sono arrivate 25 lettere di licenziamento.

<<Dopo aver letto dichiarazioni di apertura al dialogo, di investimenti e smentite sulla chiusura, è arrivata oggi l’apertura ufficiale del licenziamento collettivo per i 25 dipendenti delle Terme di Acqui spa – affermano le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria -.

Il piano industriale che porta alla chiusura di tutte le attività (Grand Hotel e Terme) è stato ufficialmente avviato. Crediamo che tale dichiarazione valga molto di più di mille altre parole. I fatti parlano di chiusura totale di tutti gli stabilimenti termali di Acqui con il licenziamento di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore>>.

Anche il Partito Democratico – Circolo di Acqui Terme “Raffaello Salvatore” si fa sentire.

<<Solo pochi giorni fa eravamo davanti alle Nuove Terme per testimoniare la nostra vicinanza e il nostro sostegno ai lavoratori in lotta e oggi la notizia: 25 licenziamenti collettivi dei dipendenti della società Terme di Acqui – spiega Ezio Cavallero, coordinatore del Circolo PD di Acqui Terme -.

Ora basta! La Regione avvii il procedimento per la revoca delle concessioni perpetue. Le acque sono un bene pubblico. Va superata la situazione monopolistica attuale. La città non può più restare sotto scacco di una proprietà che ha acquistato le Terme e poi, di fatto, le ha chiuse.

Le acque – conclude Cavallero – devono tornare a una gestione pubblica per essere somministrate a più attori economici che vogliano fare impresa>>.

Il futuro è ora critico e per questo i sindacati annunciano l’avvio immediato della fase di consultazione, così come per lunedì  21 marzo davanti al Grand Hotel è stata programmata un’assemblea.

<<Un’assemblea aperta a tutti i lavoratori e le lavoratrici e alle istituzioni e i cittadini che vorranno partecipare al fine di valutare il percorso che i dipendenti, le Oo.ss e la città faranno insieme per porre fine a questo massacro – concludono le tre sigle ->>.

 

G. D.