Peste suina incontro a Sant’Olcese, tiro al bersaglio sull’assessore Piana
L’assessore regionale alla Agricoltura e Allevamento si è difeso ma il futuro è incerto. Sarà revisionato il perimetro della zona rossa
Organizzato dal Comune di Sant’Olcese – Genova, stamane si è svolto un incontro pubblico dal titolo “La Peste Suina Africana” presso l’auditorium della splendida cornice di Villa Serra di Comago.
Un incontro molto partecipato che ha visto interessanti interventi tecnici e operativi, ma anche momenti di animosità quando è venuto il momento delle domande all’assessore regionale Alessandro Piana, presente in video conferenza.
L’assessore si è districato da buon politico tra le maglie degli argomenti, dal “perché non vengono abbattuti i cinghiali” a “si difendono gli allevamenti dell’Emilia ma del turismo ligure nessuno parla”, dal “no alla recinzione che ci ingabbia” ai “ristori per i piccoli imprenditori dell’outdoor”, dalla “minaccia alla disobbedienza civile” al “no al Commissario, prendetevi voi le responsabilità”.
Piana (nella foto) ha aperto una porta al rivedere il perimetro dell’attuale zona rossa: <<E’ possibile liberare alcune realtà che non sono interessate al ritrovamento delle carcasse>>. Così come ha respinto la soluzione della recinzione, che però parrebbe imposta dalla Commissione europea ed ha confermato i tre mesi di lavoro per la sua installazione da parte di un’azienda specializzata che ha già operato in Belgio.
Quindi grandi responsabilità attribuite alla Commissione europea, come quella del mancato abbattimento dei 4/5 mila cinghiali presenti nella zona rossa. “Per motivi di sicurezza prima i monitoraggi sul territorio e poi gli abbattimenti” è il credo europeo.
Sulla nomina del commissario straordinario per l’emergenza (Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto sperimentale zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), Piana ha ribadito di aver voluto Ferrari per la sua competenza e poi perché di Varazze, mentre il Ministero avrebbe potuto nominare un estraneo a questo territorio. Già, chissà quando potrà essere operativo (?!).
Dall’incontro di stamane a Sant’Olcese ne è uscita una Regione Liguria quantomeno debole, l’assessore è apparso frustrato dal sedere ai tavoli nazionali ed europei senza alcun potere decisionale. Si è trovato d’accordo quasi su tutto quello che gli intervenuti gli hanno “scaricato” sulle spalle. Per nulla confortante nel prosieguo dell’emergenza peste suina, a parte una revisione del perimetro dell’area rossa tra Savona e Genova.
La chiusura la lascio ad un ascoltatore, che come me ha seguito l’incontro grazie al giornale La Polcevera che ringraziamo e dove potete trovare l’intero video: <<Ho iniziato a lavorare alla fine degli anni ’80. Sull’Appennino c’erano ancora tante aziende agricole. Se in allora il contadino avesse potuto sparare al suo cinghiale il problema sarebbe risolto. Oggi ho paura che sia tardi!>>
G. D