Movida violenta a Genova, 10 provvedimenti del Questore in 48 ore

I fatti delittuosi sono avvenuti nel capoluogo ed in provincia
Al fine di contrastare i comportamenti antisociali compiuti nelle aree della movida elle ultime 48 ore, il Questore di Genova ha firmato 10 divieti di accesso e stazionamento in esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento.
I provvedimenti riguardano dieci giovani per complessivi 11 anni, per disordini avvenuti nelle aree di Genova – Campi (Corso Perrone), Chiavari e Santa Margherita Ligure.
Nello specifico, quattro provvedimenti per quattro giovani a seguito dei disordini avvenuti a Santa Margherita Ligure, i quali prevedono, per ciascuno dei soggetti colpiti dalla misura, il divieto di accesso e stazionamento nelle immediate vicinanze di 12 esercizi pubblici e locali pubblico trattenimento che si trovano nel centro storico e nella passeggiata a mare, per la durata complessiva di 4 anni.
Per una rissa avvenuta il 6 febbraio all’esterno dei locali notturni presenti in corso Perrone, con il coinvolgimento di diversi giovani, alcuni dei quali armati di bastoni e coltelli, il Questore ha emesso 4 provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento in 8 esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento presenti nella zona tra corso Perrone, via Cornigliano e piazza Massena per la durata complessiva di 4 anni.
Due, invece, sono i provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento, della durata complessiva di 3 anni, a cinque esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento nel centro storico e nei pressi della passeggiata del Comune di Chiavari, emessi nei confronti di due soggetti denunciati per reati di rissa e lesioni.
Se le persone colpite dai provvedimenti dovessero violare le disposizioni, la nuova normativa prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
Comunque l’attività istruttoria, condotta dalla Divisione Anticrimine, sta procedendo su ulteriori casistiche, registrate in occasione delle attività di controllo del territorio svolte dalla Polizia di Stato, al fine di valutare l’emissione di ulteriori divieti di accesso e stazionamento negli esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento.
G. D.