Senza mascherina ora ci guardiamo e ci salutiamo. Meglio prima?

E poi, diciamocelo, eravamo tutti belli e giovani

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Sforzarsi di trovare qualcosa di positivo nella pandemia è impresa titanica oltre che folle, però a ben vedere gli incontri all’aperto di questi due giorni, qualcosa c’è: la mascherina.

Già, ieri è stata liberalizzata, all’aperto non va più indossata se non in caso di affollamenti.

Ora ci si vede e, purtroppo, ci si conosce, non che con la mascherina non avvenisse ma potevi far finta di nulla… lo è… non lo è… e intanto tiravi diritto e ti risparmiavi ciance.

Senza mascherina sei nudo, alla mercè del passante che ti deve raccontare quella dell’uva, mica puoi essere scortese, e subisci subisci fin quando fai finta che suoni il cellulare in modalità muto… sìììì, muto come avresti voluto fosse stato costui.

Che dire poi dei denti da lavare, barba incolta, rossetto spantegato come il trucco, peli sotto il naso, busette lì dalla prima adolescenza…

Naaaaa ora, sei in tutta la tua interezza, mica puoi uscire in quello stato, allora via ai restauri, due colpi qui e due là… ma si può? Solo per prendere il pane ci vuole un’ora di ristrutturazione, e senza 110%.

E poi, diciamocelo, eravamo tutti belli! Forse anche più giovani.

Chissà quante storie nate sopra una mascherina, poi finite al primo tentativo di bacio, quando è calata lei, la gonna? Nooo, la mascherina… oppure no, quante storie non sono nate al pensiero di cosa ci potesse essere là sotto (miiiiiii, là sotto fa proprio impressione).

Ecco perché molti la indossano ancora!

G. D.