Cicloturismo da Ventimiglia a Sarzana, un progetto Federparchi Liguria
Il Pnrr prevede per la Liguria 22,5 milioni di euro destinati alla mobilità ciclabile
Nel 2021 Federparchi Liguria ha presentato alla Regione Liguria un progetto per collegare con un itinerario cicloturistico attrezzato tutti i parchi della Liguria.
Un percorso da ponente a levante, lungo strade secondarie per far conoscere e valorizzare il grande patrimonio ambientale delle aree protette e dell’entroterra della regione attraverso un’iniziativa nel settore della mobilità sostenibile.
<<Il progetto di Federparchi che prevedeva un percorso di circa 1000 km. attraverso tutti i Comuni delle aree protette della Liguria, è stato condiviso attraverso una delibera unanime di tutto il consiglio regionale della Liguria in data 13 luglio 2021 – spiega Roberto Costa, coordinatore Federparchi Liguria -.
Successivamente il progetto è stato oggetto di studio e approfondimento da parte degli Uffici del Settore Parchi della Regione, che hanno prodotto la bozza progettuale di un percorso di circa 600 km. (nella foto n.d.r.) denominato “Itinerario cicloturistico dei Parchi Liguri”, con annessa individuazione e quantificazione di tutti i percorsi su viabilità ordinaria, prevalentemente secondaria, e delle attrezzature tecniche in termini di segnaletica, cartellonistica e colonnine di ricarica E-bike.
La valutazione dei costi complessivi di realizzazione è stata quantificata in soli 450.000 euro complessivi.
Ora – prosegue il coordinatore -, nel momento in cui il Pnrr prevede per la Liguria, nell’ambito di una dotazione complessiva di 1,3 mld., 22,5 mln. destinati alla mobilità ciclabile, Federparchi Liguria, nell’esprimere apprezzamento per quanto sinora elaborato dalla Regione Liguria, chiede all’Ente regionale uno specifico atto deliberativo che consenta l’inserimento del progetto nella programmazione annuale e triennale relativa a Viabilità e mobilità ciclistica, Turismo ed Aree Protette, ai fini di una rapida cantierizzazione e realizzazione.
La grande opportunità è quella di favorire, attraverso la pratica organizzata del cicloturismo, in grande espansione in tutta Europa, la frequentazione di territori fino ad oggi semisconosciuti, ed oggi – conclude Costa – in parte ancor più penalizzati dal blocco delle attività outdoor conseguente all’epidemia di peste suina, ai grandi flussi turistici, grazie anche all’integrazione con altre infrastrutture come l’Alta Via dei Monti Liguri ed i percorsi ciclabili, su strada e su sentiero, realizzati localmente da ciascun Ente Parco, permettendo la crescita di attività economiche legate all’accoglienza, alle produzioni tipiche locali, all’artigianato, alle tradizioni ed in generale al turismo outdoor>>.
G. D.