Buschiazzo, Sassello a 360°: Covid, peste suina, alluvioni, economia, miniera Tarinè
Difficile momento per il comune di Sassello, ne parliamo con il primo cittadino
Daniele Buschiazzo
, sindaco di Sassello (e presidente del Parco Beigua), si trova in questa seconda legislatura in piena trincea dove gli avversari si chiamano pandemie (Covid e peste suina) e alluvioni (2019 e 2021), manca poco più di un anno alle prossime elezioni dove, ha già dichiarato, non sarà della partita.
Scindicu, tra venti giorni “celebriamo” i due anni di Covid, per non farci mancare alcunché ora la peste suina, in mezzo due alluvioni che han fatto danni, tante emergenze che hanno portato alcuni settori dell’economia locale in sofferenza.
<<Questo territorio esce da due terribili alluvioni – 2019 e 2021 – da due anni consecutivi di Covid e con la viabilità verso il Piemonte interrotta o con gravi difficoltà (la SS576 del Turchino al Gnocchetto e la SS334 del Sassello a Pareto). Se le restrizioni della peste suina dovessero durare veramente fino a luglio (l’ordinanza ministeriale ha previsto questa data n.d.r.), sarebbe impossibile rialzarsi questa volta con l’insieme di tutte queste problematiche. Si rischia veramente che un tessuto economico di piccole e medie imprese legate all’agricoltura, al turismo, al commercio e all’artigianato, che si è costruito nel tempo venga raso al suolo da questa ennesima “calamità”. Il non potersi promuovere per sei mesi col nostro territorio (la nostra risorsa più importante) significa uscire dalle destinazioni turistiche (ed ovvio che se ci rientreremo con restrizioni, come è probabile, un turista preferirà scegliere di andare dove si sente pienamente libero)>>.
Per le aziende del settore agricolo ci saranno sostegni in denaro…
<<I ristori sono necessari ma rischiano di essere dei palliativi che non risolvono niente. Se vogliamo salvare il tessuto economico di questo territorio, serve un piano strategico di investimenti importante>>.
C’è chi vede in tutto questo una strategia a favore della miniera di rutilo.
<<Io non credo che ci sia un collegamento fra peste suina e miniera del Tarinè e i “maestri del sospetto” che affermano in questi giorni che ci sia dietro un disegno, a mio avviso, dicono una cosa non vera. Tuttavia, se questa piccola economia viene spazzata via da tre anni di calamità, “rimane” la miniera>>.
Cosa si potrà fare per impedirne la realizzazione?
<<Non è un disegno degli uomini, ma a questo destino ci opporremo fino all’ultimo. E mi auguro che tutti quelli che a parole affermano che la miniera non sia il nostro destino, facciano tutto quello che vada in direzione opposta ad un insediamento di questo tipo, aiutando con importanti investimenti l’agricoltura e il turismo di questo entroterra>>.
Ce lo auguriamo tutti, il disagio è diffuso, buon lavoro scindicu… per quello che le resta.
G. D.