Peste suina, Rete dei santuari protesta “Giù le mani dai maiali” il 4 febbraio dalla Regione

Peste suina, Rete dei santuari protesta “Giù le mani dai maiali” il 4 febbraio dalla Regione
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Sull’abbattimento dei cinghiali che inizierà lunedì interviene la Rete dei santuari

Da lunedì prossimo saranno giorni di sangue – urlano gli animalisti della Rete dei santuari – i cinghiali che vivono lungo il torrente Bisagno a Genova, un centinaio, saranno abbattuti a seguito dell’ordinanza della Regione Liguria sulla peste suina.

<<Chiediamo che venga istituita una sorta di riserva dove possano essere monitorati e continuare a vivere tranquilli – rivendica Sara d’Angelo -. Gli animali, un centinaio, sono sani e stanno tutti bene, la peste non li ha raggiunti. Sarà una strage, non avranno scampo, saranno braccati e fucilati. Spaventandoli con gli spari e disperdendoli in fuga verso altri territori – dove potrebbero incontrare dei propri simili contagiati – si contribuirà a diffondere la malattia>>.

Le associazioni Animalisti genovesi e Fine dello Specismo preparano una grande manifestazione di protesta dal titolo “Giù le mani dai maiali“, è prevista per venerdì 4 febbraio, alle ore 15 davanti al palazzo della Regione.

<<Non possiamo accettare questo provvedimento – continua d’Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi, rifugi che ospitano animali salvati da maltrattamenti e dal macello -. I casi di carcasse di cinghiali positive alla peste sono ancora distanti dall’area frequentata da questi animali.

Pensare di eliminarli a colpi di fucile, oltre che essere riprovevole, contribuirebbe a diffondere la peste spaventandoli e disperdendoli in fuga disperata verso altri territori, nei quali potrebbero trovare dei loro simili malati. Chiediamo – prosegue la coordinatrice – che si fermi questo piano cruento, si cominci un monitoraggio di questo gruppo di cinghiali e si istituisca una sorta di riserva dove possano continuare a vivere tranquilli.

La Rete dei santuari chiama cittadini e volontari – che già stanno monitorando gli animali – a manifestare il proprio dissenso per fermare la strage – conclude d’Angelo -, inviando lettere alla Regione e alle altre istituzioni coinvolte nell’operazione e chiedendo loro trasparenza su eventuali abbattimenti già eseguiti anche in altre zone>>.

 

G. D.