Iss monitoraggio settimanale Covid e la Liguria resta in zona gialla
L’incidenza settimanale del contagio è in calo
L’Istituto Superiore di Sanità presenta i dati del monitoraggio settimanale e anche per la prossima settimana la Liguria si conferma in zona gialla.
<<La situazione nei nostri ospedali resta stabile, con il 17% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 39% in area medica. E la campagna vaccinale procede spedita, ormai quasi l’87% dei liguri (considerando solo i vaccinabili sopra i 5 anni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino>> Spiega il governatore Giovanni Toti da Roma, dove si trova quale grande elettore per l’elezione del Capo dello Stato.
In Italia il 17 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata al 95,8%, con una variabilità regionale tral’83,3% e il 100%, mentre la Delta era al 4,2% del campione esaminato (range: 0% -16,7%). Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/Ppaa in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/Ppaa e complessivamente 124 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare e sono stati sequenziati 2486 campioni.
I dati principali emersi dalla cabina di regia
- Si osserva una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 1823 ogni 100.000 abitanti (21/01/2022 -27/01/2021) vs 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021), dati flusso ministero Salute.
- Nel periodo 5 gennaio 2022 – 18 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,86 – 1,18), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,96 (0,94-0,99) al 18/01/2022 vs Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022. Si sottolinea però che diverse Regioni/PPAA hanno segnalato ritardi nell’inserimento dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati.
- Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 16,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 gennaio) vs 17,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 30,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 gennaio) vs 31,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio).
- Quattro Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 9 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato. Tra queste, tre Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020. 8 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
- 15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
- Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (652.401 vs 658.168 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% vs 15% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 41%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 44%).
G. D.