2021 un buon anno del Parco Beigua, nonostante tutto
“Gestire un territorio bilanciando le esigenze di conservazione e tutela con quelle di sviluppo e valorizzazione”
Il 2021 del Parco Beigua ha ancora risentito delle limitazioni imposte dalla gestione dell’emergenza Covid-19, tuttavia la qualità dei servizi resi agli utenti e ai fornitori è ulteriormente migliorata, mantenendo tempi di risposta, sia in termini di rilascio dei provvedimenti autorizzativi sia nelle liquidazioni dei pagamenti, decisamente tempestivi, pur a fronte di una crescita ragguardevole del numero di atti da gestire.
<<Nel corso dell’anno sono stati completati importanti progetti – affermano dal Parco -, come la sistemazione della viabilità di servizio nella Foresta del Lerone, il recupero di alcune aree umide nella zona di Piampaludo con ripristino di habitat preziosi per gli anfibi, mentre altri hanno preso il via nella seconda parte dell’anno.
Come il progetto di cooperazione su “Conoscenza del lupo e attività di prevenzione” e le iniziative di conservazione della trota mediterranea, specie autoctona.
Un ruolo fondamentale per lo sviluppo di nuove azioni è stato svolto dai contributi europei a cui il Parco ha avuto accesso, partecipando come soggetto attuatore al progetto Interreg CamBioVIA di Regione Liguria, poi la domanda sulle misure del Psr regionale e del Gal Valli Savonesi.
Sono state realizzate – prosegue – azioni a sostegno delle aziende agricole per il miglioramento funzionale dei pascoli e interventi di riqualificazione della sentieristica in Valle Stura, mentre un nuovo progetto di potenziamento della fruizione outdoor della Foresta della Deiva è di prossimo avvio.
E proprio la fruizione del Parco continua a registrare un grande apprezzamento, non solo dal migliaio di escursionisti che anche nel 2021, pur con le note limitazioni dovute al Covid-19, ha partecipato alle uscite organizzate dalle nostre Guide, ma anche dai tanti turisti che hanno percorso in autonomia i sentieri e visitato i borghi.
Gli ingressi nei Centri Visita e nei Punti Informativi di Sassello, Varazze e Pratorotondo e al Centro Ornitologico di Case Vaccà (Arenzano) hanno superato le 4mila unità e a tutti i visitatori le nostre Guide hanno fornito materiale e suggerimenti per vivere al meglio l’esperienza Beigua.
La promozione del territorio ha coinvolto anche le filiere agroalimentari e dell’ospitalità, con una ulteriore crescita delle adesioni ai marchi Gustosi per natura e Ospitali per natura, che insieme al marchio Miele del Parco del Beigua, costituiscono un prodotto turistico espressione del territorio, dei suoi valori e del suo patrimonio di biodiversità.
L’attrazione verso il Parco del Beigua è sicuramente legata alla straordinarietà dei panorami di terra e di mare, che in ogni stagione sanno stupire ed emozionare anche i frequentatori abituali. Ma fondamentale è anche la cura con cui si programmano manutenzioni e riqualificazioni delle percorrenze.
In collaborazione con associazioni e aziende agricole locali – continua – sono stati effettuati interventi su 450 km di sentieri, a cui si aggiungono lavori straordinari, come nella Foresta della Deiva, sull’Anello della Val Gargassa e su quello della Badia, per ripristinare l’accessibilità a seguito di danni alluvionali.
Uno spazio di riguardo è riservato alle campagne di monitoraggio dell’avifauna e agli interventi di miglioramento ambientale e tutela attiva che assicurano il mantenimento della biodiversità.
Dopo la lunga pausa forzata del 2020, sono riprese anche le attività di educazione ambientale con le scuole, che hanno coinvolto più di 50 classi e quasi mille alunni, con interventi in aula e uscite sul territorio. A questi si aggiungono i progetti seguiti dal Centro di Educazione Ambientale del Parco in collaborazione con la Regione e la Città Metropolitana di Genova per contribuire alla costruzione della strategia di sviluppo sostenibile della Liguria.
La promozione del territorio, la didattica e la divulgazione sui temi dell’ambiente e della natura sono al centro delle attività di comunicazione del Parco. Oltre al Notiziario trimestrale, sempre molto richiesto, e alle newsletter informative, le pubblicazioni del Parco si sono arricchite di nuovi prodotti, come i taccuini naturalistici dedicati ai funghi e ai mammiferi e il taccuino didattico per scoprire il Geoparco attraverso giochi divertenti.
Grazie ai tanti canali di comunicazione digitale che ogni giorno informano, educano, coinvolgono, da Facebook a Instagram, da Twitter al sito internet fino a Telegram, anche la comunità virtuale del Parco continua a crescere, segno di un interesse e di un legame che si rafforzano nel tempo.
In questi ultimi giorni l’emergenza peste suina ha toccato anche il nostro territorio – concludono dal Parco Beigua – e ci ha imposto di rivedere attività e programmi. Un 2022 che parte in salita, ma abbiamo comunque in serbo nuovi progetti, tantissime idee e la voglia di scrivere un altro capitolo della storia del Beigua, insieme agli operatori turistici, alle aziende agricole, alle associazioni, alle Amministrazioni e ai tanti amici del Parco che incontriamo ogni giorno>>.
G. D.