Savona, operazione contrabbando petrolio fantasma nuovi sequestri
Sequestrati 28.000 litri di gasolio di contrabbando, una cisterna, un autoarticolato e 40.000 euro in contanti
Giovedì 20 gennaio le operazioni di polizia giudiziaria svoltesi sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti, dove il petrolio di una società ubicata negli Emirati Arabi Uniti veniva stoccato presso il deposito doganale di Vado Ligure (Savona).
Quel blitz ha portato a 9 misure cautelari e il sequestro di 3 motrici, 3 rimorchi, quote societarie ed un automezzo.
Ora, l’esito delle 22 perquisizioni effettuate impiegando 120 finanzieri dei Comandi provinciali di Asti, Savona, Roma, Chieti, Napoli, Casera e Reggio Calabria, ha portato alla scoperta e sottoposti a sequestro, presso un deposito in provincia di Caserta, 28.000 litri di gasolio privi di idonea documentazione di detenzione e trasporto del prodotto petrolifero – senza alcuna attestazione circa la legittima provenienza – che ne giustificasse il possesso o la circolazione.
All’interno dell’area i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Asti in collaborazione con i colleghi del locale Comando del Corpo, hanno scoperto due uomini nell’atto di travasare il contenuto di un’autocisterna, gasolio per autotrazione, all’interno di numerosi recipienti di plastica (ogni tanica da 1000 litri) posti a bordo di un autoarticolato.
Le ulteriori attività hanno consentito, altresì, di rinvenire, all’interno di un magazzino insistente sul piazzale, all’interno di un container, una cisterna di colore blu di capacità di circa 5.000 litri vuota, perfettamente funzionante con contalitri presumibilmente adibita a distributore abusivo di carburanti.
I due sono stati denunciati a piede libero per il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali.
In altri due interventi in provincia di Napoli presso le abitazioni di alcuni indagati sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 40.000 euro in contanti un orologio Rolex e monili.
G. D.