Peste suina Liguria e Piemonte, Unc: rischio aumenti della carne suina

Secondo l’associazione dei consumatori occorre abbattere tutti gli animali infetti
Sulla peste suina, che sta interessando il Basso Piemonte e che si è allargata anche in Liguria tanto da dover chiudere la caccia in un territorio circoscritto nell’esagono delimitato da Genova, Ronco Scrivia, Novi Ligure, Acqui Terme, Spigno Monferrato e Albissola Marina, è scesa in campo l’Unione Nazionale Consumatori che teme anche il rischio aumenti.
<<Siamo molto allarmati e preoccupati per il caso di peste suina – afferma Agostino Macrì, esperto di sanità pubblica veterinaria -. Il ministero della Salute deve immediatamente attivare un monitoraggio per verificare la diffusione della malattia e avviare un piano di abbattimento di tutti gli animali infetti o potenzialmente infetti.
Per questa seria malattia non esistono né vaccini né terapie, quindi l’unica possibilità e di eliminare tutti gli animali infetti, possibilmente prima che l’epidoozia si possa diffondere sul territorio e negli allevamenti suini, cosa che implicherebbe non solo gravissimi danni per gli allevatori, per il patrimonio zootecnico e le aziende di trasformazione, ma, in ultima analisi – conclude l’esperto dell’Unione Nazionale Consumatori -, anche per i consumatori per il rischio di rialzi del prezzo della carne suina e dei suoi derivati>>.
Il rischio di aumenti della carne suina è una possibile spina sulle famiglie che già stanno andando incontro a diversi rincari.
G. D.