Autotrasporto, servono aiuti a fondo perduto e basta crolli, più sicurezza
Ruote Libere e Assotrasporti in piena emergenza coronavirus e strade sicure
<<Con sconforto dobbiamo constatare come sia il decreto Cura Italia sia il decreto Liquidità abbiano completamente dimenticato di riconoscere un sostegno immediato alle migliaia di autotrasportatori che in queste settimane hanno continuato, tra mille difficoltà, a garantire un livello minimo di normalità alla vita del nostro Paese>>.
A parlare è la portavoce di Ruote Libere, un raggruppamento di piccoli imprenditori del trasporto merci, Cinzia Franchini (nella foto).
<<Parliamo di piccole e piccolissime imprese, imprenditori che spesso hanno solo un camion, che sono in strada ogni giorno e per i quali il Governo nulla ha previsto. I 600 euro del ‘Cura Italia’, per chi ne ha fatto richiesta, non si sono ancora visti e rappresentano comunque un aiuto del tutto marginale.
Chi sta lavorando in questi giorni drammatici, nonostante il crescere degli insoluti, merita oltre che alle tante attestazioni di stima formali da parte delle istituzioni anche fatti concreti. Serve un sostegno particolare che non è certo quello previsto dal ‘Decreto liquidità’. Una norma che si limita a consentire ai piccoli imprenditori di fare ulteriori debiti (sulla carta fino a 25mila euro ma l’importo non può superare il 25% dei ricavi del beneficiario e che comunque rappresentano risorse del tutto insufficienti a coprire il fatturato delle aziende interessate) a un tasso di interesse che ancora non è dato conoscere mentre pare certo che le banche, diversamente da quanto annunciato, procederanno con la valutazione del merito creditizio.
Il Governo – continua Franchini – ha dimostrato ancora una volta di calpestare un settore vitale per il Paese. Quello che gli autotrasportatori chiedono per continuare a svolgere il proprio lavoro e a garantire un servizio essenziale è un sostegno concreto ed immediato, mutuando il modello tedesco. In Germania infatti sono previsti finanziamenti a fondo perduto da 9.000 euro per le piccole aziende fino ad arrivare a 30.000 per le società più strutturate, senza limiti di reddito per accedere ai bonus e ai fondi. Questa è l’unica ricetta che consente di dare nell’immediato una boccata di ossigeno ad un settore in ginocchio. Con le promesse, come quelle fatte dal ministro De Micheli, di ulteriori provvedimenti nei prossimi Decreti di aprile non si fa che continuare a prendere in giro una categoria che è allo stremo>>.
La savonese Assotrasporti: Basta crolli
Altro argomento ma sempre con gli autotrasportatori su strade assai pericolose. Ancora il crollo di un ponte. Assotrasporti ribadisce a gran voce la necessità di verificare immediatamente la sicurezza di ponti, strade, gallerie e ferrovie, approfittando del traffico ridotto di queste settimane.
<<Il Governo deve intervenire ora, o passeremo dalle morti per il Coronavirus alle vittime dell’incuria delle strade – dichiara Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti e vicepresidente vicario di Eumove – Nonostante l’emergenza sanitaria, la savonese Assotrasporti non ha dimenticato la campagna “Salva Vite” per la messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale italiano iniziata lo scorso gennaio, e il crollo del ponte di Albiano ad Aulla (MS) di mercoledì 8 aprile, riconferma l’esistenza di un problema trascurato per anni, esploso con la tragedia del Ponte Morandi, e ancora irrisolto.
Le vite delle persone contagiate vengono prima di tutto, è giusto concentrarsi sull’emergenza sanitaria. Noi però non abbiamo dimenticato il problema dell’insicurezza delle nostre strade e questo crollo, che fortunatamente è avvenuto in assenza di traffico, riporta la questione sotto gli occhi di tutti.
Ancora non si conoscono le cause del crollo del ponte: per indagare sull’accaduto, il Mit ha istituito una Commissione ispettiva per chiarire la dinamica e accertare le responsabilità. Presieduta da Fabio Croccolo, Direttore di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, la Commissione vede la partecipazione di Walter Salvatore, professore ordinario di tecnica delle costruzioni dell’Università di Pisa e componente effettivo del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, e di Sergio Lagomarsino, professore ordinario del Dipartimento di ingegneria civile chimica e ambientale dell’Università di Genova, esperto senza diritto di voto del Consiglio superiore dei Lavori pubblici>>.
Secondo gli accertamenti effettuati da Anas, proprietaria dell’infrastruttura, il viadotto non presentava criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica.
<<Come raccontato da un nostro associato, dall’agosto del 2018, dopo il crollo del Ponte Morandi, le segnalazioni dei cittadini e le richieste di intervento da parte del sindaco di Aulla per i segni di deterioramento dell’infrastruttura sono state molteplici. Eppure, nonostante i controlli effettuati da Anas, il ponte è completamente collassato>>. aggiunge Fabrizio Civallero, Segretario di Assotrasporti.
<<Arrivati a questo punto, suggeriamo di inserire il ‘toto crolli’ nei giochi di Stato, visto che a qualcuno piace giocare con la sicurezza e la vita di chi lavora sulla strada>>. rimprovera Alfonso Riva, Presidente di FAI – Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone.
G. D.