Sassello Beccati quattro ciclisti di Piampaludo che pedalavano alla Veirera, sanzionati
E’ iniziato il ponte di Pasqua e i controlli delle forze dell’ordine si infittiscono dopo i decreti anti coronavirus
Forse credevano che essere nella splendida frazione di Piampaludo non fosse già un privilegio rispetto a coloro che debbono stare rinchiusi fra quattro mura in città, magari in 50 mq.
E allora cosa di meglio in queste giornate, dove una nuvola manco la trovi col telescopio, per fare un giro in bici. A comprare? No, in quattro non si può. E allora dai, tanto chi potrà mai salire a controllare fino a Piampaludo.
Pedaliamo e cantiamo fino alla Veirera, siamo quasi ad Alberola (e chi non la ricorda l’Università dello sci anni ‘70/’80), alla faccia, anzi alla mascherina, di quei poveri disgraziati che sono in ospedale a servirci per farci stare bene. Già, quei poveri medici, infermieri, operatori sanitari, che a Piampaludo gli basterebbe una carega sgangherata davanti l’uscio a mirare il cielo, cercando di evadere (col solo pensiero!) da quell’inferno che si chiama ospedale.
E come d’incanto la pattuglia dei carabinieri forestali di Sassello. Essì, anche loro al lavoro in trincea, e allora ti accorgi che hai veramente abusato della sorte e ti ritrovi con quattro verbali da duecentottanta euri per un totale di millecentoventi euri tondi tondi.
Padre, madre, due figlie (forse non tutti residenti), di qua; un decreto anti contagio urlato in ogni dove, una pattuglia di carabinieri, di là; in mezzo il calendario: entro 30 giorni vanno pagate 4 bollette da 280 euri.
Totale 1.120.
Piampaludo non basta!
G. D.