Emergenza Coronavirus “State a casa. Liguria chiusa per Pasqua”

Emergenza Coronavirus “State a casa. Liguria chiusa per Pasqua”
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Si blinda, Pasqua sorvegliata. Toti: “Con i sindaci messaggio univoco e chiaro”

Presidente Giovanni Toti

Pasqua sorvegliata in Liguria e blindata all’arrivo da altre regioni, in pieno accordo con i sindaci. Il messaggio lanciato dal presidente di Regione Liguria è chiaro e univoco: “state a casa, la Liguria è chiusa per Pasqua”. Per disincentivare all’arrivo di eventuali vacanzieri o proprietari di seconde case su tutto il territorio regionale sono previsti posti di blocco su strade e autostrade, polizia municipale e protezione civile regionale schierata ovunque.

Un fronte compatto per fare in modo che nessuno oltrepassi gli Appennini e sbarchi in terra ligure. Vietato anche l’accesso alle spiagge e per renderlo ancora più operativo i sindaci saranno autorizzati a chiudere gli arenili, se fosse necessario.

Un piano straordinario illustrato ieri sera nel corso del punto stampa sull’emergenza coronavirus in Liguria dal presidente di Regione Giovanni Toti collegato in videoconferenza con i quattro sindaci dei comuni capoluogo quello di Genova Marco Bucci, di Imperia Claudio Scajola, di Savona Ilaria Caprioglio e della Spezia Pierluigi Peracchini.

“Nelle prossime ore – ha detto Toti – probabilmente il governo rinnoverà le regole restrittive introdotte, ma nel frattempo è ancora in vigore l’ordinanza regionale che prevede che i sindaci possano emanare misure restrittive ulteriori per interdire spazi di loro competenza particolarmente suggestivi dove non si deve fare assembrare le persone”.

Il blocco per pasqua arriva in una giornata in cui in Liguria sono stati effettuati 925 tamponi, saliti in totale a 18446 dall’inizio dell’emergenza e in cui sono state 59 le persone positive al Covid – 19 registrate, gli ospedalizzati sono stati 1257 (5 in meno di ieri) e sostanzialmente stabili i pazienti in terapia intensiva (154) con 28 deceduti.

“Numeri – ha detto Toti – che vedono decrescere l’onda epidemica come diretta conseguenza dei comportamenti tenuti fino ad oggi che devono essere attuati anche nella settimana di Pasqua”.

“Il messaggio che lanciamo questa sera – ha proseguito – insieme ai sindaci del territorio collegati in streaming è chiaro: non venite in Liguria nelle giornate di Pasqua. Lo diciamo ai nostri amici piemontesi e lombardi, soprattutto, che capiranno quanto può essere fondamentale non spostarsi per tutelare la salute di tutti ed evitare di correre il rischio di aggravare la pandemia”.

Un appello alla blindatura sottoscritto anche da tutti i sindaci e dai primi cittadini dei comuni capoluogo che hanno ribadito di aver intensificato i controlli lungo le strade e la linea litoranea, e di aver chiuso le spiagge per fare in modo che il sacrificio non vada disperso. Liguria chiusa con la speranza però di riaprirla al più presto.

Ma nel frattempo già da questa sera vigili urbani sono stati dislocati dal sindaco di Genova nei punti di accesso alla città: sono previsti in strada a Genova 500 agenti tra polizia municipale e addetti della protezione civile e 40 posti di blocco in città, per dissuadere le persone a circolare, per un totale di 3000 agenti in tutta la regione.

 

Assessore alla sanità Sonia Viale

“Da domani – ha detto l’assessore – insieme alla distribuzione di mascherine sono previste anche istruzioni per un uso responsabile delle stesse: come metterle, come toglierle e da quale parte usarle. Una notizia positiva sul fronte delle Rsa per l’arrivo proprio oggi di tredici medici volontari richiesti da Regione Liguria e destinati a tutte e cinque le Asl a supporto delle attività proprio nelle Rsa. E’ un segnale importante di attenzione forte. Sono medici che hanno lasciato le loro famiglie proprio in questi giorni per dare una mano generosamente, a cui diciamo grazie”.

L’assessore ha inoltre comunicato che oggi sono state emanate le istruzioni per la medicina territoriale per poter prescrivere il farmaco plaquenil che verrà distribuito dalle 590 farmacie territoriali e non solo nelle 19 ospedaliere.

“La nostra regione – ha continuato Viale – ha anticipato l’indicazione dell’Aifa di spacchettare i medicinali e singolarizzare il farmaco per evitare sprechi, servono infatti 16 pastiglie in una settimana e le confezioni sono di 30 pastiglie e grazie ad una particolare procedura messa in campo dal San Martino siamo riusciti a singolarizzare il farmaco. Un grande lavoro che ha già consentito di distribuire 1.200 pacchetti”.

 

112

Il responsabile del 112 in Liguria dottor Sergio Caglieris ha fatto il punto sulle chiamate ricevute nel periodo tra il 21 febbraio e il 31 marzo del 2020 in rapporto al 2019 che hanno fatto registrare un incremento del 165%: si è passati infatti da 96.664 chiamate nel 2019 (dal 21 febbraio al 31 marzo) a 156.881 nello stesso periodo di quest’anno.

“Un grande lavoro – ha detto Caglieris – che ha richiesto una riorganizzazione della Centrale Unica di Risposta che ha portato l’operatore ad acquisire un ruolo maggiormente di tipo sanitario per poter smistare al meglio le chiamate”.

 

Assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone:

“Domani – ha ricordato l’assessore – partirà la distribuzione gratuita alla cittadinanza delle mascherine e oggi c’è già stata una piccola prova nel territorio spezzino. Due milioni di mascherine verranno distribuite dalle Poste Italiane nelle vostre cassette nei comuni sopra i 2000 abitanti, in quelli sotto i 2000 saranno i sindaci che ringrazio insieme ad Anci, insieme ai volontari della Protezione civile a farsi carico della consegna dei materiali a domicilio”. “Si tratta di una distribuzione – ha ricordato Giampedrone – che continuerà fino al 23 aprile. A questa prima distribuzione ne seguirà una seconda che sfrutterà i canali delle edicole e delle farmacie”.

L’arrivo delle mascherine continuerà anche a Pasqua e pasquetta, sono infatti previsti voli che stanno per partire con altri 2 milioni di mascherine chirurgiche e 1 milione di Ffp2 che sono il completamento dell’ordine di Regione Liguria rispetto alla necessità della prima fase. Abbiamo cercato di non lasciare indietro nessuno e valuteremo, se l’emergenza dovesse prolungarsi, se tornare sul mercato per acquistare altro materiale”.

 

G. D.