Scoperti 80 “furbetti” del reddito di cittadinanza
Al 31 ottobre 2019 sono state accolte 900.283 domande
Negli ultimi mesi, i Reparti dipendenti dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno scoperto ben 80 “furbetti” del reddito di cittadinanza, tra cui lavoratori in nero, contrabbandieri e venditori abusivi “storici” che operano nei pressi della Reggia vanvitelliana.
Che il reddito di cittadinanza potesse andare incontro ad abusi era cosa nota, ma l’operazione della Guardia di Finanza di Caserta ha del clamoroso: fra gli arrestati addirittura commercianti, pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori.
Fra questi, 64 beneficiari illegittimi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre per i restanti 16 casi è scattata la segnalazione all’Inps per farli decadere dalla riscossione del contributo pubblico.
L’operazione ha interessato 255 componenti di nuclei familiari per un danno alle casse dello Stato stimabile in oltre 200.000 euro, questa solo per la somma già materialmente percepite.
L’indagine è stata condotta a 360 gradi, sia presso imprese commerciali sia tramite l’ordinario controllo del territorio ai fini della repressione dei traffici illeciti e dell’abusivismo commerciale o, ancora, nei pattugliamenti finalizzati a garantire la sicurezza e il decoro nei centri urbani. Un’attività di verifica, che si è avvalsa delle specifiche banche dati a disposizione, in poche settimane ha permesso di sanzionare ben 80 soggetti che, senza averne i requisiti, sono risultati far parte di nuclei familiari che avevano percepito illecitamente il reddito di cittadinanza.
Di questi circa la metà lavoravano in nero e sono stati scoperti grazie ai controlli eseguiti proprio per il contrasto del lavoro irregolare o per l’avvio di ispezioni fiscali. Sotto questo profilo la casistica è stata la più varia: pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori.
Addirittura durante la verifica in un negozio sono stati scoperti due coniugi che continuavano a vendere al dettaglio capi di abbigliamento, ma utilizzando una partita iva già chiusa e quindi non dichiarando alcun reddito, così da poter contare su un duplice vantaggio illecito: da una parte non pagare alcuna imposta sul reddito e, d’altra, di “arrotondare” percependo anche il reddito di cittadinanza.
Altri 25 soggetti sono risultati invece occuparsi con continuità ed abitualità della vendita al minuto di sigarette di contrabbando e sono stati individuati grazie alle investigazioni anticontrabbando, ma anche per mezzo della quotidiana attività di controllo del territorio svolta dai Baschi Verdi di Aversa. Stesse evidenze sono emerse anche nei confronti di alcuni soggetti dediti alla vendita di prodotti di abbigliamento con marchi contraffatti o di cd/dvd in violazione ai diritti d’autore. Verbalizzato anche uno spacciatore di Capodrise trovato in possesso di mezzo chilo di hashish.
Grazie invece al controllo dei mezzi commerciali circolanti su strada sono stati individuati diversi autisti “in nero”, mentre a riscontro di alcune segnalazioni sono stati sanzionati altri soggetti che avevano affittato, sempre “in nero” degli appartamenti, o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili.
Emblematico il caso di un ex titolare di un importante caseificio, il quale, cedute le quote dell’impresa ai propri familiari, pur continuando a tenere un alto tenore di vita, tanto da essere stato più volte fermato a bordo di un potente e lussuoso suv, ha richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza in quanto nella domanda di sussidio si era “dimenticato” di comprendere nel proprio nucleo familiare la moglie, titolare di redditi e intestataria di beni patrimoniali ben oltre i limiti massimi previsti dalla legge per poter accedere al contributo pubblico.
Da ultimo, sulla base della prolungata attività antiabusivismo svolta nelle immediate vicinanze della Reggia di Caserta è stato possibile accertare che anche 4 degli “storici” venditori abusivi di gadget, già destinatari di ripetuti ordini di allontanamento e del c.d. daspo urbano e, in tre casi, anche denunciati in più occasioni per mancato rispetto dei citati provvedimenti autoritativi, percepivano il reddito di cittadinanza, dichiarandosi nullatenenti e nullafacenti.
Il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza hanno superato la quota di un milione di domande accolte. Al 31 ottobre 2019 sono state accolte 900.283 domande di Reddito di Cittadinanza e 120.327 domande di Pensione di Cittadinanza, per un totale di 1.020.610 di nuclei familiari raggiunti dalla misura di contrasto alla povertà.
Le tre regioni nelle quali sono state accolte più domande sono: Campania (RdC 177.194, PdC 17.731), Sicilia (RdC 158.675, PdC 17.997) e Puglia (RdC 84.315, PdC 9.474).
A guidare la classifica delle città per numero di domande accolte di RdC e PdC c’è Napoli con 42.876 domande, a seguire Roma con 37.562, Palermo con 29.698 e Milano con 19.640.
Il totale delle domande di RdC e PdC presentate, invece, ha raggiunto quota 1.555.588.
G. D.