Sassello, protesta genitori in tanti, Dirigente scolastico assente
Tante questioni aperte, e tra queste un dialogo amministrazione comunale e scuola insufficiente
Protesta annunciata, protesta fatta: tanta gente, composta, pacifica, educata e tutti con mascherina; purtroppo è mancato il dialogo poiché la Dirigente dell’Istituto non era presente, quindi il mugugno è stato affidato al confermato ritardo di 15 minuti all’ingresso in aula, e poi ai tanti cartelli che rappresentano i contenuti delle lamentele.
Tante mamme e tanti papà presso la sede scolastica di Sassello, in via dei Perrando, ma anche alcuni cittadini che avevano già condiviso le “battaglie” del 1995 atte alla costituzione dell’Istituto Comprensivo, uno dei primi in Italia.
Cerchiamo una delle organizzatrici della protesta, la mamma e rappresentante Emanuela Buschiazzo, a cui chiediamo un primo commento.
La manifestazione è riuscita, hanno dato tutti la loro adesione, ci rammarica solo il fatto che la Dirigente scolastica non sia venuta a parlare con noi, mi hanno detto che non è presente perché sta girando in tutti i plessi per i saluti del primo giorno di scuola. Non è a Sassello, peccato perché avremmo voluto confrontarci ancora una volta su questo argomento.
Cosa vi ha portato a manifestare con questo quarto d’ora di ritardo?
Quello che noi chiediamo in via del tutto emergenziale è che tutti i fondi disponibili per l’emergenza Covid vengano messi a disposizione delle pluriclassi per l’aumento dell’organico, in modo che appunto aumentando l’organico, che ci è stato affidato dal Provveditore, si possano sdoppiare le classi, soprattutto nelle materie principali: italiano, matematica e le lingue straniere.
Ovviamente è una scelta di emergenza, perché quanto chiediamo è che vengano valorizzate le classi dell’entroterra che sono delle scuole che meritano la valorizzazione e che non possano sempre subire i tagli da parte del Ministero e degli organi superiori.
Problemi che sono in piedi da mesi e che andavano affrontati per tempo.
Noi da giugno, subodorando il problema della pluriclasse, nel mio caso prima e terza media e quindi bambini di 11 anni con ragazzi di 13, stiamo cercando di dialogare con tutti per trovare una soluzione. Siamo andati da tutti: dal Provveditore, dalla Dirigente, dall’assessore qui a Sassello, dal sindaco che si è adoperato molto per cercare di trovare una soluzione. Però non si può andare avanti sempre a soluzioni temporanee, bisognerebbe capire perché il Ministero da una parte parla di una “buona scuola e di valorizzazioni delle realtà” e dall’altra taglia i fondi e non consente a dirigenti e professori di fare bene il loro lavoro.
Nella replica di ieri del sindaco di Sassello a RedazioneNews mi pare di aver capito che si sono persi diversi treni in questi anni?
Ne abbiamo persi parecchi, ma ci vogliono le risorse economiche e quelle del personale. Questo è il primo anno che l’Istituto di Sassello ha un Dsga (Dirigente amministrativo) dal primo giorno, perché sono tre anni che non c’è questa figura stabile. Se non c’è un Dirigente amministrativo che coadiuva la Preside non si fanno le cose. Quest’anno finalmente iniziamo la scuola con un Dsga del posto e che quindi ci garantisce una buona affidabilità.
Quindi ci sono le premesse…
Le premesse ci sono, poi ci vuole la capacità e il dialogo tra l’amministrazione e la scuola, perché se manca il dialogo tra loro due è finito tutto. Noi da parte nostra ce la mettiamo tutta, siamo sempre stati collaborativi e abbiamo sempre condiviso con loro le nostre idee.
Grazie, nel frattempo la campanella è suonata, il ritardo di 15 minuti è trascorso, e bimbi e ragazzi cominciano il primo giorno di scuola.
Vorrei soffermarmi sull’ultima questione circa il dialogo tra amministrazione comunale e scuola. Certo, dialogo tra le parti ma anche responsabilità di tutti nel compiere le scelte giuste, spesso il mondo della scuola si rinchiude su sé stesso, così come le amministrazioni vivono antichi campanilismi e non si aprono alle esigenze comprensoriali.
Mai dimenticare che i protagonisti della scuola sono gli studenti. Studenti che vanno messi nelle migliori condizioni per il prosieguo della loro attività scolastica, dimenticando orti e orticelli che nulla hanno a che vedere con una “buona scuola”.
Che un ritardo sia foriero di un nuovo corso?
G. D.