Genova brevi: catturato ricercato, rissa, preso con mezzo chilo eroina
Tre operazioni della Polizia di Stato del capoluogo
Era ricercato in tutta Europa: Arrestato dalla Polizia nella stazione di Brignole
Un cittadino della Repubblica Ceca di 64 anni, senza fissa dimora sul territorio nazionale, è stato arrestato ieri mattina dalla Polizia Ferroviaria di Genova Brignole, dietro un mandato di arresto europeo.
Fermato per un controllo nello scalo FS di Brignole, lo straniero è stato accompagnato in ufficio poiché sprovvisto di documenti. Dagli accertamenti successivi sulla sua identità è emersa nei suoi riguardi una nota di rintraccio nella banca dati europea Schengen inserita lo scorso mese di giugno dalle autorità della Repubblica Ceca.
Le ulteriori verifiche effettuate con la collaborazione della Direzione Centrale Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – hanno confermato l’attualità del Provvedimento che prevede la pena di un anno di reclusione per non aver corrisposto gli alimenti al proprio figlio dal 2013 al 2019.
In attesa di estradizione, lo straniero è stato accompagnato nella Casa Circondariale di Marassi a disposizione della Corte d’Appello di Genova.
Intervengono per una lite in strada e trovano sostanza stupefacente. Un arresto – Piazza Vittorio Veneto, ore 7
La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 30enne svizzero per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.
Ieri mattina la Sala Operativa ha inviato due Volanti in Via Canzio in quanto era stata segnalata una lite con percosse in strada.
Sul posto era presente un cittadino marocchino il quale ha riferito agli operatori che, mentre passeggiava con un suo amico, una macchina di grossa cilindrata avrebbe provato ad investirli e a seguito di ciò è nata la lite durante la quale il passeggero dell’auto è sceso dal veicolo e, dopo aver stretto una catena intorno al pugno, ha colpito in testa l’amico con cui il marocchino passeggiava per poi darsi a precipitosa fuga a bordo del veicolo.
L’aggredito si è allontanato dal luogo dell’intervento rifiutando le cure dei militi giunti in soccorso, il marocchino invece ha seguito la macchina e ha visto i due soggetti che, dopo aver parcheggiato in Piazza Vittorio Veneto, sono entrati in un hotel con al seguito una bimba.
Raggiunto l’hotel, i poliziotti hanno sentito nella stanza un forte odore di stupefacente che il 30enne ha cercato con un gesto fulmineo di gettare nel water. Durante il controllo nella stanza e nell’auto sono stati rinvenuti 20,39 gr. di cannabis e 6 gr. di cocaina. Inoltre diversi telefoni e soldi di cui i due non hanno saputo spiegare la provenienza motivo per cui sono stati anche denunciati entrambi per ricettazione.
Nella stanza, appoggiata su un mobile, è stata trovata anche la collana usata in strada durante la lite. Quando i poliziotti li hanno informati che sarebbero stati accompagnati in Questura per gli atti di rito, lo svizzero ha dato in escandescenza e gli agenti hanno subito provveduto a mettere in sicurezza la bambina presente nella stanza dell’albergo.
In Questura ha poi continuato nel suo atteggiamento violento tirando calci e pugni agli operatori, mentre la bambina, figlia dell’arrestato, è stata affidata alle cure dei sanitari.
Sarà processato per direttissima.
Arrestato pusher di Cornigliano. Sequestrati 500 gr di eroina – Via Canepari, ieri
La Polizia di Stato di Genova ha tratto in arresto un genovese di 46 anni per il reato di spaccio di droga.
Gli uomini della sezione Investigativa del Commissariato Cornigliano, durante un servizio volto alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato il 46enne camminare con fare sospetto in via Canepari ed hanno così deciso di sottoporlo a controllo trovandolo in possesso di due involucri contenenti rispettivamente 42,46 gr. di eroina e 1,10 di cocaina.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito agli agenti di rinvenire ulteriori 356 gr. di eroina, un bilancino di precisione ed un cellulare.
Il 46enne sarà processato per direttissima.
G. D.