Arrestata commercialista genovese, curatrice fallimentare infedele
La professionista si è appropriata di somme per oltre 40.000 euro
Stamane i finanzieri del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Genova hanno arrestato una commercialista genovese, C.B. classe 1967, per il reato di peculato in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del locale Tribunale.
Il Sostituto Procuratore dott. Walter Cotugno della Procura della Repubblica di Genova, che ha condotto le indagini, ha accertato che la professionista, nello svolgere le funzioni di curatore fallimentare e di delegata alle operazioni di vendita nelle esecuzioni immobiliari, su incarico del Tribunale di Genova, ha fatto confluire sui conti correnti personali somme che, allo stato attuale, sono state quantificate in oltre 40 mila euro.
Gli accertamenti condotti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Genova, anche attraverso l’esame dei conti correnti bancari, ha consentito di raccogliere le prove necessarie a delineare con maggior chiarezza il meccanismo fraudolento che il pubblico ufficiale infedele aveva ideato.
Meccanismo, secondo gli inquirenti, basato sull’appropriazione di somme derivanti dalle procedure fallimentari e sull’occultamento degli ammanchi mediante una serie di artifici, quali l’indicazione di causali relative ad operazioni mai eseguite, duplicazioni di pagamenti, falsificazione di fatture e contraffazione delle autorizzazioni e decreti del giudice delegato che esibiva agli istituti di credito al fine di giustificare gli illeciti prelievi.
A C.B. oltre l’arresto per peculato sono stati posti a sequestro preventivo dei conti correnti, beni mobili e immobili nonché́ altri valori per un importo complessivo di circa 43.000 euro. In tale circostanza, su disposizione dell’Autorità̀ Giudiziaria, sono stati anche perquisiti i luoghi nella disponibilità̀ dell’indagato e sequestrati telefoni cellulari e personal computer.
C. D.