Tentano rapina in parafarmacia a Certosa ma un bacio li tradisce
La Polizia di Stato arresta coppia di rapinatori immortalati dalle telecamere
La Polizia di Stato alcuni giorni fa ha tratto in arresto una coppia (italiana lei e marocchino lui) entrambi pluripregiudicati, ritenuti responsabili di una tentata rapina consumata i primi giorni di giugno in una parafarmacia di Certosa Genova.
La mattina del 6 giugno, un uomo completamente travisato ed armato di una pistola, entra nella Parafarmacia Il Girasole di Certosa Genova, intimando alla commessa di consegnargli il denaro, minacciandola con l’arma che porta al seguito.
Mentre il rapinatore spintona la giovane commessa verso la cassa, puntandole addosso l’arma, questa reagisce coraggiosamente con uno spray che spruzza sul viso del rapinatore. L’uomo, colto di sorpresa, esce e fugge.
Gli agenti della Squadra Mobile di Genova iniziano le indagini tramite le riprese delle telecamere di sorveglianza interne al negozio che hanno immortalato il fatto, incrociate con quelle all’esterno dell’esercizio, utili a comprendere che il rapinatore avesse un complice che l’aspettava fuori e che tale complice fosse la compagna.
L’analisi dei video ha permesso di ricostruire tutta la fase antecedente la rapina, quando la coppia, giunta nei pressi del locale individuato, ha fatto dei sopralluoghi, e dopo aver deciso di mettere a segno il colpo, l’uomo ha indossato abiti scuri e travisamenti del volto consegnati dalla fidanzata che gli ha dato un bacio.
Tuttavia, proprio quel “bacio proibito”, dato mentre si trovavano a volto scoperto e ripreso da un’altra telecamera che ne ha ben ritratto le effigi, ha portato alla loro identificazione e alla successiva adozione del provvedimento cautelare emesso dal Gip di Genova a carico della coppia, che ora dovrà rispondere di tentata rapina aggravata e porto e detenzione d’arma.
Galeotto fu quel bacio che da un lato ha legato i due fidanzati a doppio filo, attribuendogli una sorte comune, ma dall’altro li ha divisi nello spalancargli le porte del carcere: lui a Marassi, lei a Pontedecimo.
G. D.