Nas Genova, medico “radiato” esercitava con “collega” privo di titoli
Tra le pratiche dei due abusivi: visite, diagnosi, trattamenti estetici, interventi in anestesia locale e profonda sedazione, liposuzione, in studio privo di requisiti igienici
Il Nas Carabinieri di Genova, al termine degli accertamenti scaturiti da un esposto presentato da un cittadino a seguito di un intervento di liposuzione, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Genova, nei confronti di un medico chirurgo.
L’uomo era già stato radiato dall’Ordine dei medici nel mese di novembre 2018 per precedenti reati di interruzione di pubblico servizio o pubblica necessità e truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale.
Esercitava la professione medica nonostante la radiazione del 2018
Ora si trova indagato per esercizio abusivo dell’attività di medico chirurgo, in concorso con il titolare di un centro di estetica sito a Genova.
Tra le pratiche abusive visite e diagnosi, trattamenti estetici a base di acido ialuronico, botulino e altre sostanze. Poi interventi, in anestesia locale e profonda sedazione, di addominoplastica, liposuzione, mastoplastica additiva, utilizzando i locali di uno studio con sede nel capoluogo ligure, risultato privo dei requisiti igienico strutturali e in assenza di autorizzazione.
Nel corso dell’indagini sono stati identificati numerosi pazienti e sono state sequestrate le attrezzature e i farmaci utilizzati per gli interventi nonché copiosa documentazione sanitaria.
L’inchiesta ha raccolto le dichiarazioni dei testimoni, oltre a tracciare la condotta del principale indagato, ed ha consentito di raccogliere elementi probatori circa l’esercizio abusivo della professione medica anche nei confronti di altra persona. Persona priva di qualunque titolo abilitativo, la quale assisteva il medico radiato in occasione di alcuni interventi chirurgici, oltre ad adoperarsi per procacciare pazienti.
Nel corso delle indagini dei Nas di Genova sono emerse informazioni che indicano lo svolgimento di analoghe attività abusive anche in altre regioni italiane, a seguito delle quali lo stesso risulta indagato e/o imputato presso le competenti Procure della Repubblica.
G. D.