Il vandalo delle piscine comunali tradito dal tatuaggio riconosciuto da un carabiniere
“L’occhio di horus” fatale per l’autore del raid alle piscine della Venere Azzurra di Lerici
Era il 16 marzo quando i carabinieri di Lerici intervengono in località Venere Azzurra presso le Piscine Comunali “Cicci Rolla”, a seguito di furto e danneggiamenti vari all’interno della struttura, devastata durante un raid notturno.
I Militari, oltre agli accertamenti tecnici svolti sul posto per la ricerca di eventuali impronte e segni lasciati dai malintenzionati, hanno acquisito le immagini di videosorveglianza dell’impianto sportivo e, da una attenta e scrupolosa analisi delle stesse, hanno focalizzato l’attenzione su un particolare risultato poi determinante per l’individuazione del responsabile del reato: il ladro svelava un tatuaggio sul dorso della mano sinistra, anche se al momento non era collegabile ad un nome noto.
Circa 10 giorni dopo, durante lo svolgimento di un servizio sul territorio, la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Sarzana ed i carabinieri di Lerici sono intervenuti in località Barcola del Comune di Lerici, a seguito di richiesta tramite Nue (112), poiché a bordo di un autobus due passeggeri avevano discusso, arrivando addirittura alle mani.
I militari, al loro arrivo, hanno trovato un cittadino italiano di 43 anni, domiciliato a Lerici, che aveva avuto la peggio, con il naso sanguinante e diversi tagli, mentre il contendente veniva identificato in D.V., cittadino ucraino del ‘99, studente.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, mentre la vittima dell’aggressione spiegava di essere stato aggredito con un pretesto e senza motivo, poco dopo che l’altro era salito sull’autobus, un carabiniere della pattuglia di Lerici ha notato, sul dorso della mano sinistra del giovane straniero, un tatuaggio, “l’Occhio di Horus”, e altri simboli particolari, riconoscendo in quei disegni gli stessi che aveva visto nelle immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza delle piscine e nello stesso punto della stessa mano dell’autore del reato.
Il giovane studente ucraino, accompagnato in Caserma a Lerici, calzava ancora le stesse scarpe sportive, con un particolare disegno, usate la notte in cui ha commesso il reato, che sono state fotografate e sequestrate costituendo uno degli elementi di prova.
A quel punto, il soggetto, all’atto dell’elezione di domicilio, ha ammesso ai militari operanti l’addebito ma senza fornire alcuna motivazione al gesto criminale. Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per i reati di furto aggravato e danneggiamento: ora, oltre a rispondere penalmente per quanto commesso, dovrà anche risarcire gli ingenti danni causati all’impianto sportivo.
G. D.