Gaslini, donazione di 700mila da un condannato per truffa
Vent’anni di illeciti tramutati in una condanna di quasi 5 anni e oltre 4,3 milioni di pagamenti
Da un condannato per truffa arriva una notevole donazione al Gaslini, in seguito ad un grande lavoro investigativo realizzato da Procura di Genova, Polizia Locale di Genova, Commissariato P.S. Foce Sturla, Nucleo Polizia Economica e Finanziaria della Guardia Finanza.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore dr. Giovanni Arena, hanno portato alla condanna di diversi imputati, tra i quali Giuseppe Tacchella che voluto versare a titolo di beneficienza la somma di 850.000 euro di cui di 750.000 all’Istituto Gaslini e di 100.000 all’Istituto S. Marcellino.
Tutto ha origine nel 2017 a seguito di querela presentata dalla compagnia assicurativa Aviva spa. La Polizia Locale di Genova avviava investigazioni nei confronti dell’Autocarrozzeria Parodi & C sas di Parodi Silvana di via Monte Cencio n. 3 r, di fatto gestita dal coniuge Tacchella Giuseppe.
Le indagini facendo emergere l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, organizzata e capeggiata da Tacchella Giuseppe, composta da almeno una decina di soggetti, tra i quali due avvocati del Foro genovese e finalizzata alle truffe alle compagnie assicurative.
Familiari e conoscenti rilasciavano dichiarazioni false di finti sinistri stradali mai avvenuti. Tanto che alla chiusura delle indagini, giugno 2020, sono state eseguiti dodici arresti.
Inoltre durante trenta perquisizioni, tra abitazioni, uffici e attività commerciali, nel corso delle quali è stata sequestrata parecchia documentazione presso l’autocarrozzeria, le compagnie assicurative e gli uffici del Giudice di Pace di Genova, nonché 26 veicoli utilizzati per le truffe.
I risultati hanno portato a 317 falsi sinistri stradali, di cui n.132 procedibili, 11 false testimonianze dinanzi all’autorità giudiziaria e 5 simulazioni di reato (per falsi atti vandalici), con 60 persone denunciate.
Curioso come in sei falsi sinistri la responsabile alla guida della propria Porsche 911, fosse la zia ultranovantenne della Parodi e di Tacchella, deceduta nel 2017. Zia di cui Tacchella e la Parodi Silvana continuavano ad utilizzare la carta di credito ed i conti correnti.
I numeri dei conti correnti ed i risultati sono sensazionali
Sono stati esaminati oltre 70 conti correnti riconducibili agli indagati e centinaia di assegni per lo più incassati “fuori conto”. Inoltre è stata ricostruita la posizione patrimoniale e fiscale di Tacchella e familiari a decorrere dagli anni 80.
L’analisi ha consentito di procedere al sequestro preventivo di oltre 6 milioni e mezzo di euro tra fondi, titoli e depositi in c/c, in gran parte riconducibile alle truffe assicurative.
Il procedimento penale si è concluso, in poco meno di tre anni, con l’ammissione da parte degli imputati in ordine al reato associativo, il patteggiamento di 17 imputati ed il rinvio a giudizio di 14 imputati.
Tacchella ha manifestato assoluto ravvedimento, decidendo di saldare fino all’ultimo centesimo il suo debito verso la giustizia per l’attività illecita di oltre vent’anni.
Per questo ha concordato la pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione e 23mila di multa, ha acconsentito alla liquidazione di parte del patrimonio sequestrato, in particolare:
- ha accettato la confisca per un totale di 1.384.357,25 euro;
- ha provveduto al pagamento del debito verso l’Agenzia delle Entrate per 1.062.200,66 euro;
- ha provveduto alla riparazione in relazione a imposte evase già prescritte per 425.265,10 euro;
- ha provveduto al risarcimento delle Compagnie Assicurative in relazione ai 132 sinistri per un totale di 512.603,58 euro;
- ha pagato tutte le spese processuali (intercettazioni, consulenti, amministratore giudiziario) per oltre 100.000 euro e la pena pecuniaria di 23.000 euro.
Inoltre il condannato ha provveduto al versamento, a titolo di beneficienza, di 850.000 euro, di cui 750.000 all’Istituto Gaslini e 100.000 all’Istituto S. Marcellino.
<<Siamo molto felici di questa donazione veramente importante – affermano Edoardo Garrone presidente dell’Istituto G. Gaslini e Renato Botti direttore generale -, che ci consente di acquisire una nuova Tomografia Assiale Computerizzata (Tac), prima in Europa per le sue caratteristiche, specificamente dedicata alle attività diagnostiche dei piccoli pazienti.
Grazie alla generosità di un singolo donatore abbiamo la possibilità di dotarci un’apparecchiatura all’avanguardia, che migliorerà l’accuratezza nella diagnosi per migliaia di bambini.
Il nostro ringraziamento – concludono – va alla Procura e alle Forze dell’Ordine: Genova può contare su uomini dello Stato che sanno andare al di là dell’espletamento del proprio dovere, sanno unire le forze e riescono a portare ulteriore aiuto a chi ha più bisogno>>.
G. D.