Vaccino a ultravulnerabili: raccomandati anche i conviventi
Nella riunione della II commissione consiliare il presidente Toti conferma: «Anche i pazienti affetti da Fibrosi cistica potranno essere vaccinati al Gaslini»
Allo scopo di garantire la più rapida e ampia protezione ai soggetti estremamente vulnerabili, Alisa ha raccomandato a tutte le Asl e ospedali della Liguria di prevedere percorsi di vaccinazione aggiuntivi, per questi soggetti, nell’ambito dei setting ospedalieri.
Nello specifico, nell’ambito di ciascun modello organizzativo aziendale, i soggetti estremamente vulnerabili ricoverati in regime ordinario, day-care o seguiti in regime ambulatoriale, potranno ricevere la somministrazione della prima e seconda dose vaccinale direttamente nelle strutture ospedaliere che li hanno in carico.
L’accesso a questo percorso è stato raccomandato anche per conviventi individuati dai documenti di indirizzo nazionali e regionali.
Questa è l’indicazione fornita venerdì scorso da Alisa e ribadita oggi nel corso della riunione della II commissione consiliare dal presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, alla presenza dei rappresentanti della Lega italiana della fibrosi cistica.
«L’ordine di priorità viene definito a livello nazionale sulla base del maggior rischio di letalità – ha ribadito Toti – per cui oltre all’età c’è anche la presenza di condizioni patologiche indicate da un’apposita tabella ministeriale che contempla anche i soggetti affetti da fibrosi cistica.
Queste persone sono in cura al Gaslini e, anche se hanno raggiunto la maggiore età, saranno vaccinate presso lo stesso Istituto. Sono 184 i pazienti over 16 eleggibili per la vaccinazione e affetti da questa patologia in carico presso il centro di riferimento regionale, di cui 130 sono liguri, saranno vaccinati i primi di aprile».
Considerato che attualmente non sono disponibili vaccini somministrabili a soggetti al di sotto dei 16 anni di età, e in linea con i principi di tutela del soggetto fragile, nei documenti ministeriali è prevista la possibilità di offrire la vaccinazione ai conviventi di pazienti con malattie autoimmuni, immunodeficienze, patologia oncologica, trapianto d’organo, ritenuti target prioritari con strategia di protezione indiretta del soggetto.
Al fine di garantire la più completa protezione dei soggetti estremamente fragili, Alisa ha raccomandato di considerare a maggior priorità i conviventi di tutti i soggetti di età inferiore a 16 anni individuati in tabella 2 del documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid-19”.
In particolare, i conviventi dei soggetti estremamente vulnerabili di età inferiore a 16 anni, possono accedere al percorso in ambito ospedaliero raccomandato per i soggetti estremamente vulnerabili.
G. D.