La Polizia di Genova nei 37 arresti di Torino “Criminalpage”
La sera del 26 ottobre a Torino venne ingaggiata una vera guerriglia urbana. Dieci poliziotti feriti e oltre 40 esercizi commerciali subirono danni e furti
Sono stati identificati e arrestati gli autori delle devastazioni e dei saccheggi avvenuti a Torino lo scorso 26 ottobre, in occasione di una manifestazione nel centro cittadino. 37 persone, tra cui anche dei minorenni, sono state arrestate stamattina a conclusione dell’indagine “Criminalpage”.
L’attività investigativa della Squadra mobile e della Digos di Torino, effettuata anche attraverso la collaborazione della Polizia postale e della Polizia scientifica, è stata coordinata dalla Procura del Tribunale di Torino e dal Tribunale dei minorenni.
Negli arresti di oggi ha partecipato anche il Reparto Prevenzione Crimine Liguria di Genova
Gli investigatori hanno ricostruito attraverso i video delle telecamere di videosorveglianza, quelli privati e quelli recuperati dai social, tutti i passaggi e le azioni dei responsabili dei disordini.
L’indagine ha dimostrato la premeditazione delle condotte degli indagati che si erano ritrovati quella sera, alla medesima ora e nello stesso luogo, attraverso un “passaparola” sui social.
Nella giornata successiva ai fatti, gli investigatori avevano individuato la presenza di una pagina su Instagram creata per promuovere, pianificare, ed enfatizzare le iniziative criminali.
La meticolosa analisi di tutti i filmati acquisiti e lo sviluppo dei dati di traffico telefonico delle utenze di ogni singola persona coinvolta, insieme agli accertamenti effettuati sui vari profili social, abbigliamento, calzature indossate quella sera e poi postate successivamente nelle cosiddette “Storie”, hanno permesso agli investigatori di raccogliere tutte le informazioni necessarie all’identificazione degli autori della devastazione.
Per l’operazione di oggi sono stati impiegati oltre 200 poliziotti tra quelli della questura di Torino, delle Squadre mobili del Piemonte e della Valle d’Aosta, nonché degli equipaggi dei Reparti prevenzione crimine “Piemonte” e “Liguria”
G. D.