Liguria, vaccino ultra 80enni prenotazioni dal 15 febbraio

Liguria, vaccino ultra 80enni prenotazioni dal 15 febbraio
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La prossima settimana verranno date le indicazioni su come prenotare. Alcuni saranno vaccinati il 12/13/14 febbraio ma chiamati direttamente dalle Asl

<<Oggi si è svolta una lunga riunione con i vertici Asl, Alisa e Liguria Digitale sul piano di vaccinazioni che riguarderà gli ultra80enni dal 12 e 13 febbraio – informa il presidente della Regione Giovanni Toti -.

Occorrono tuttavia alcune avvertenze, tra cui quella di non cercare, al momento, le indicazioni su come prenotare attraverso i medici di medicina generale, le farmacie o il sito di Regione perché i dettagli li avremo all’inizio della prossima settimana e le prenotazioni saranno possibili dal 15 febbraio.

In questo momento i medici di medicina generale, i farmacisti e anche i sindaci, che stanno lavorando con le Asl per l’individuazione degli spazi destinati alle vaccinazioni, non hanno certezze sulle consegne dei vaccini e sulla loro quantità>>.

Ora non prenotate, usciranno le indicazioni nei prossimi giorni

Così il governatore ha fatto il punto sull’avvio della Fase2 delle vaccinazioni anti Covid-19, rivolta alle persone con più di 80 anni.

<<Le prime vaccinazioni – prosegue il presidente – saranno effettuate il 12, 13 e 14 febbraio ad un campione della popolazione target degli ultra 80enni, selezionato sulla base di criteri in corso di valutazione e saranno chiamati direttamente dalle aziende sanitarie.

Questo perché dal 12 febbraio avremo a disposizione dosi di vaccino sufficienti per iniziare ad affiancare alle vaccinazioni rivolte a sanitari e Rsa anche quelle rivolte agli over80, evitando che il sistema vada in crash come accaduto altrove e per iniziare a costruire le agende delle prenotazioni grazie ad una sorta di Vaccine Day.

Sul tema vaccini oggi ci sarà un lungo pomeriggio di riunioni, prima tra i governatori e poi con il Commissario Arcuri e il governo – prosegue Toti – sul tema della loro distribuzione, sollevato da più regioni. È evidente infatti che se ci siamo dati, a livello nazionale, degli obiettivi di target di popolazione, ovvero vaccinare prima di tutto le persone più fragili per poi proseguire progressivamente con quelli meno fragili e con minor rischio di complicanze, ospedalizzazioni e decesso, è chiaro anche che la struttura commissariale se ne deve fare interprete, consegnando alle Regioni un numero di vaccini in proporzione ai soggetti che dobbiamo raggiungere e non in base al generico numero di abitanti di un territorio perché questo falserebbe l’uguaglianza del trattamento sanitario. Di questo parleremo oggi, certi che l’obiettivo sia condiviso per poter vaccinare al più presto le fasce più fragili della popolazione.

Per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca, il governatore ha concluso precisando di aspettare prima di avere un piano programmazione su questi vaccini che il ministero della Salute adotti le determinazioni sul suo utilizzo.

 

G. D.