Toti respinge le critiche sul bilancio “Gli elettori decidono il modello di Liguria e la visione di futuro”
Opposizione “Giunta Toti senza coraggio e senza idee. Nel bilancio presentato mancano gli investimenti per rilanciare la Liguria”
Il consiglio regionale svoltosi in settimana in più sedute è stato caratterizzato da un acceso dibattito sul bilancio con la maggioranza ferma sulle proprie visioni e l’opposizione in aperta critica. Le elezioni ci sono state tre mesi fa ed è naturale che la campagna elettorale abbia lasciato qualche strascico.
Infatti il vincitore di quelle elezioni, il governatore Giovanni Toti, rivendica le proprie scelte: <<Nel bilancio c’è una precisa visione di futuro. Per i consiglieri di opposizione il nostro modello di Liguria è sbagliato? Peccato che non debbano convincere me o la Giunta, ma i liguri, che ritengo abbiano scelto conoscendo il modello di regione che portiamo avanti, ed è questo mandato ricevuto nelle elezioni che oggi ci troviamo a rappresentare. È un filo arrogante sostenere che il vostro modello sia migliore del nostro, perché nessuno qui ha la titolarità per dirlo, se non gli elettori>>.
Questa la manovra di bilancio illustrata dal presidente e di seguito il dibattito
«È chiaro come la situazione epidemiologica a livello globale, e l’emergenza sanitaria ed economica che ne conseguono, – ha esordito Toti riferendosi al Def – condizionino il quadro macroeconomico. L’incertezza continua a caratterizzare questa fase del ciclo anche perché siamo alla vigilia di una stagione vaccinale che non sappiamo ancora quanto durerà e delle novità anche dell’ultima ora provenienti dalla Gran Bretagna e non solo da quel luogo». Il presidente ha aggiunto: «Con la manovra di bilancio intendiamo varare importanti misure per sostenere e rilanciare il sistema economico e per attutire gli effetti dell’epidemia sul tessuto produttivo. L’impostazione della manovra regionale di bilancio nel 2021-2023, quindi, necessariamente considera gli effetti economici e finanziari conseguenti all’attuale stato emergenziale e gli impegni più rilevanti sono relativi all’esigenza di far fronte ai maggiori oneri diretti, connessi alla spesa sanitaria, e alla necessità di intervenire sul sistema economico e produttivo regionale a sostegno dei redditi delle famiglie».
Toti ha sottolineato che, attraverso la Legge di Stabilità «la giunta regionale ha puntato ad interventi concreti a sostegno dei cittadini per attenuare gli effetti sul sistema economico regionale derivanti dalla crisi, attraverso l’istituzione di un Fondo straordinario per la riduzione della pressione fiscale, detrazione, per carichi di famiglia, con un importo di 5milioni di euro, che si rivolge ai contribuenti con reddito fino a 28mila euro, riconoscendo alle famiglie con almeno due figli una detrazione pari a 35 euro a figlio, che sale a 45 euro in caso di figli con disabilità. I restanti 5 milioni del Fondo straordinario per la riduzione della pressione fiscale sono destinati, al Fondo straordinario per le microimprese colpite dall’emergenza, a supporto dei comparti artigianato, commercio e servizi, gravemente colpiti dall’emergenza sanitaria e anche dalle relative norme di contenimento dell’epidemia, come le chiusure, attraverso contributi a fondo perduto». Il presidente ha spiegato che, sempre la Legge di Stabilità indirizza l’eventuale disponibilità di risorse derivanti dalla gestione del Bilancio, prioritariamente alla realizzazione degli obiettivi di indebitamento netto, riduzione del debito e agli investimenti. Toti ha specificato: «Vengono introdotte misure relativamente alla tassa auto, per semplificare la procedura di richiesta di agevolazione per la fruizione dell’esenzione della tassa automobilistica prevista per i soggetti disabili e delle richieste per la sospensione dell’obbligo del pagamento della tassa regionale di proprietà da parte dei contribuenti che fanno professionalmente commercio dei mezzi di trasporto».
Rispetto al Disegno di legge di bilancio 2021-2023, il presidente ha sottolineato: «Il Bilancio 2021-2023 garantisce il mantenimento degli stanziamenti per i servizi più necessari ai cittadini, quali trasporto, politiche sociali, istruzione e formazione, sostenute anche da trasferimenti statali ottenuti in cambio di un rilevante obiettivo di finanza pubblica a carico delle Regioni; la realizzazione di investimenti in ambiti prioritari entro il 2023, a fronte della rinuncia all’assegnazione dell’apposito Fondo statale per gli investimenti stessi. Il presidente ha spiegato che la Liguria ha l’obbligo per il 2021 di realizzare nell’ambito degli investimenti programmati nel quinquennio 2019-2023 un totale di circa 132milioni di euro; una quota esigibile nell’anno per almeno 32,1 milioni di euro. «Le previsioni d bilancio 2021-2023 sono state formulate – ha aggiunto – avendo presente anche la forte criticità finanziaria secondo priorità ben precise: sostegno all’economia e alle famiglie liguri attraverso il proseguimento della politica di rilancio degli investimenti pubblici, anche tramite finanziamenti agli enti locali e all’utilizzo mirato e veloce dei Fondi europei. In particolare l’impulso agli investimenti pubblici, attraverso lo strumento del Fondo strategico regionale – ha specificato – viene garantito con oltre 85milioni di euro stanziati nel triennio 2021-2023 per surrogare, in qualche modo, gli investimenti privati e i consumi privati». Il presidente ha ribadito, fra gli obbiettivi, la riduzione della pressione fiscale e la conferma rispetto al 2020 delle poste di bilancio rispetto ai settori del trasporto, politiche sociali, istruzione, formazione e del lavoro.
Il presidente ha quindi analizzato le poste di bilancio: le risorse effettive iscritte nel Bilancio di previsione per il 2021 ammontano a 5miliardi e 612milioni di euro; le partite di giro sono iscritte per un miliardo e 358milioni di euro e ha illustrato le principali voci di spesa. Il presidente ha concluso: «Per la gestione del debito pubblico sono stati stanziati 292.9 milioni di euro: la quota per gli interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari è di 27,6 milioni; la quota capitale e di 265,3 milioni».
Il presidente si è dichiarato disponibile a fornire ulteriori dettagli durante le prossime sedute e in occasione del voto dei singoli provvedimenti.
Dibattito sulla manovra di bilancio
Fabio Tosi (Mov5Stelle)
ha illustrato la relazione di minoranza: «Ci troviamo davanti ad un atto raffazzonato, privo di qualsivoglia strategia – ha detto – per la crescita della regione e per il benessere dei liguri e che non risponde ad alcuna delle necessità e delle emergenze anche segnalate dagli amministratori locali». Tosi ha rilevato la carenza di fondi per i parchi e ha ritenuto irrilevanti le detrazioni attivate dalla giunta per le famiglie. Il consigliere ha poi ringraziato il presidente e tutto l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale per avere affrontato la questione dell’assenza, durante il dibattito in I Commissione, delle schede tecniche dei provvedimenti di natura finanziaria, che sono previste dal Regolamento dell’Assemblea e che consentono di conoscere la manovra dei dettagli e presentare emendamenti. Tosi ha quindi criticato la scelta del presidente della giunta di far dimettere dalla carica di consigliere gli assessori: «Questa scelta fa lievitare i costi della macchina regionale. E’ una decisione, in un periodo di grave emergenza sanitaria, e quindi anche economica ed occupazionale, che si commenta da sé perché genera per tutti i liguri, un costo pari a mezzo milione di euro netti in più all’anno». Secondo il consigliere quelle risorse potevano essere destinate all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per associazioni di volontariato di protezione civile e per persone disabili. Tosi ha, inoltre, criticato altre spese: «Sono stati triplicati i finanziamenti erogati per lo staff del presidente. Se durante la legislatura precedente la squadra di assessori poteva spendere 523 mila euro tondi l’anno per il personale, nel Toti-bis il tesoretto cresce del 160%, gonfiandosi fino a 1 milione e 356 mila euro, cioè 833 mila euro in più, così ogni componente della Giunta potrà assumere nella propria segreteria politica, con nomina fiduciaria, due funzionari di posizione economica D6, con uno stipendio lordo 61 mila 644 euro l’anno, invece di uno solo. Mentre al vicepresidente ne spetteranno quattro, rispetto ai due precedenti. Così le poltrone da riempire a spese del bilancio passano in totale da 8 a 22, per un esborso complessivo che nei 5 anni di legislatura arriverà a sfiorare i 7 milioni di euro». Forti critiche sono state espresse anche alla politica sanitaria della giunta Toti e, in particolare, alla mobilità passiva che – ha detto – genera in Liguria un saldo negativo di oltre 51 milioni di euro e costa 206 milioni di euro. Tosi ha accusato la giunta di procedere con una progressiva privatizzazione degli ospedali. «Il 2020 verrà ricordato come un anno nero, e non solo per il Covid, per le sue conseguenze sanitarie ed economiche: ogni cittadino – ha concluso – perderà 2 mila 498 euro, quindi la minor tassazione decisa dalla giunta lascia il tempo che trova. Nei primi nove mesi del 2020 in Liguria sono scomparse, fra scioglimenti e liquidazioni volontarie 552 imprese del commercio e del turismo».
Altri interventi
Dopo l’ultima relazione di minoranza, presentata all’inizio della seduta del pomeriggio dal consigliere Tosi, si è svolta la discussione generale con gli interventi dei consiglieri
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha motivato la decisione di non presentare la relazione del suo gruppo esprimendo critiche l’organizzazione della sessione di bilancio, in quanto sarebbero stati necessari tempi maggiori a disposizione dei consiglieri per approfondire la manovra. «Sono amareggiato perché si dovrebbero assumere azioni che riguardano il benessere della collettività – ha aggiunto – al di là delle posizioni politiche». Asl contrario, Pastorino si è dichiarato certo che non sarà approvato dalla maggioranza nessuno degli emendamenti presentati dalla minoranza: «Nel bilancio non c’è una visione, – ha dichiarato – non c’è nulla, per esempio, sulle politiche attive del lavoro e questo dimostra che non la giunta non ha una visione, la classe politica dovrebbe partire dai giovani e, invece, su questo non c’è nulla. Questo bilancio è un pensiero debole». Il consigliere ha quindi illustrato gli emendamenti che presenterà durante le votazioni dell’articolato previste nella seduta di domani.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha definito il bilancio un «documento burocratico di cui non si capisce neppure il metodo con cui è stato redatto». Il consigliere ha aggiunto: «La manovra avrebbe dovuto affrontare tre emergenze: sanitaria, economica- occupazionale e rilancio, invece è un documento di natura ordinaria». Secondo Arboscello, inoltre, «manca uno scenario complessivo sugli investimenti e sulla sanità ligure, che va ripensata completamente senza logiche di campanile».
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha invitato la giunta alla collaborazione e ha dichiarato: «Oggi è una giornata spartiacque e bisogna capire se si parte bene o male, se c’è collaborazione e ascolto fra le parti, per migliorare la qualità di vita dei nostri concittadini, o se si intende recitare una parte». Natale ha ricordato le proposte già avanzate dalla minoranza attraverso le relazioni dei gruppi di opposizione: «Da questa Assemblea devono arrivare parole di chiarezza – ha auspicato – per rispondere alle legittime paure che arrivano da territorio».
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha chiesto delucidazioni su alcune azioni: «Ci aspettavamo che nel bilancio ci fossero azioni di contrasto a quello che accadrà nel 2021, cioè la crescita della disoccupazione e della povertà delle famiglie, ma queste azioni non ci sono». Rossetti ha aggiunto: «Anche rispetto al sostegno economico alla Liguria, non solo non troviamo risorse nelle Missioni, ma la giunta non crea nemmeno i presupposti per attivarle attraverso, per esempio, misure di accesso al credito». Il consigliere, inoltre, ha accusato il presidente Toti di avere annunciato il raggiungimento di obbiettivi che, in realtà, non si sarebbero verificati e di avere investito solo sulla comunicazione.
Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha analizzato i diversi capitoli di spesa del Bilancio 2021-2023 e ha criticato la riduzione di risorse citando, fra gli altri, il settore di sport e tempo libero, la tutela del territorio e le politiche del lavoro. Il consigliere ha denunciato, in particolare, la scarsa attenzione da parte della giunta al futuro delle nuove generazioni. Il consigliere, infine, ha denunciato la cattiva gestione a livello regionale del sistema idrico integrato.
Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha rivendicato la centralità dell’Assemblea legislativa: «Il nostro compito non è secondario rispetto alla giunta ed è carico di responsabilità». Il consigliere ha dunque rilevato la scarsa chiarezza, rispetto alle somme inserite nel bilancio, per distinguere quelle che sono di fonte regionale rispetto a quelle statali. «Noto che – ha detto – il centralismo fa comodo in certe situazioni e il regionalismo in altre occasioni».
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha detto: «Occorre consolidare gli aspetti collegati all’emergenza sanitaria per ricostruire una rete economica e sociale con strumenti straordinari». Su questi temi Garibaldi ha chiesto maggiore chiarezza dalla giunta: «Nelle misure messe in campo non riscontriamo una strategia, c’è una gestione ordinaria dei capitoli di spesa e il tema delle risorse che mancano si scontra con le manovre fatte da altre Regioni, dove gli investimenti messi in campo sono più forti ed hanno un impatto maggiore».
La replica della maggioranza
Il presidente della giunta con delega al Bilancio Giovanni Toti ha replicato agli interventi di minoranza ribadendo i contenuti della manovra e sottolineandone gli aspetti più qualificanti. «Il dibattito sul bilancio è un po’ un dibattito su una visione della Regione, della politica e di futuro e non credo potesse andare diversamente da come è andata e il dibattito di oggi – ha esordito – è stato per certi aspetti più costruttivo di altre volte».
Toti ha respinto con forza le accuse che nella legge di bilancio e nei progetti normativi degli ultimi cinque anni non ci sia un disegno di Regione: «Questa di oggi è una rivincita oratoria in cui la minoranza, oltre a dare suggerimenti, cerca di convincermi del fatto che il modello di Liguria che stiamo portando avanti sia sbagliato e che sia meglio il loro, ma – ha aggiunto – credo che di questo dovrebbero convincere i liguri che hanno scelto il nostro modello poche settimane fa». Il presidente ha definito questo atteggiamento della minoranza «un filo arrogante» mentre ha condiviso sulla necessità di un ruolo complementare delle opposizioni e ha aggiunto: «Non si può disconoscere un modello, che lo si condivida o meno. Questo è il punto base da cui partire, se vogliamo un dibattito costruttivo». In merito ad alcune obiezioni dell’opposizione il presidente ha ribattuto: «Non comprendo, talvolta, se veniamo accusati di essere troppo rigoristi o se siamo accusati di essere sperperatori di soldi, facendo per esempio dei parcheggi, e non mi è chiara l’impostazione del modello di Liguria della minoranza da un punto di vista di macro visione». Rispetto alle critiche sulla gestione della sanità il presidente, che assume anche la delega alla Tutela della salute, ha ricordato che la Liguria è fra le prime regioni in Italia nella crescita dei Lea. «Ai consiglieri che hanno sostenuto che la giunta non ha investito nella difesa del suolo ricordo che la nostra Regione, durante il primo governo Conte, ha stanziato 1 miliardo di euro dopo le alluvioni del 2018 e questa cifra non si era mai vista prima». Il presidente ha poi ricordato l’attivazione di un fondo di garanzia Filse subito dopo la prima ondata epidemica per il credito alle imprese: «Il credito alle imprese – ha puntualizzato – è sempre stato un nostro indirizzo politico». Toti ha poi ricordato l’attivazione di borse di studio per i giovani medici anche per farli restare in Liguria. «Ritengo che il nostro modello sull’industria e sul turismo sia molto chiaro, sul turismo non credo sia stato investito come negli ultimi 5 anni». Rispetto alle spese per la comunicazione il presidente ha replicato: «La comunicazione non è uno spreco, ma un gigantesco volano di promozione del territorio» e, rivolgendosi alle minoranze, ha auspicato: «Le nostre posizioni possono essere diverse, ma se le opposizioni potranno inserire un po’ di sensibilità, questa potrebbe essere la sintesi delle nostre giornate di dibattito sulla manovra». Il presidente, infine, ha puntualizzato circa le contestate dimissioni degli assessori da consiglieri: «Gli assessori si sono dimessi per concentrarsi sui compiti istituzionali che la Regione gli ha affidato e che richiedono anche più, se possibile, di 24 ore di più di lavoro al giorno dando, così, dignità ai consiglieri e permettendogli di svolgere il proprio compito scevri da altri impegni».
Ratifica delle variazioni di bilancio
Il Consiglio ha approvato all’unanimità il disegno di legge 33 “Ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla giunta regionale “.
Si tratta della ratifica, da parte del Consiglio regionale, delle variazioni già adottate in via d’urgenza dalla Giunta regionale nel corso del 2020 sulla base del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, relativo all’emergenza Covid-19. In particolare è stata iscritta nel bilancio 2020-2022, esercizio 2020, la somma di 6 milioni e 112 mila euro per compensare la riduzione dei ricavi tariffari nel settore del trasporto pubblico locale regionale a seguito degli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid-19. E’ stata effettuata una seconda variazione di bilancio con la quale è stata iscritta nel bilancio 2020-2022, esercizio 2020, la spesa di 37 milioni e 209 mila euro che corrisponde all’integrazione del riparto che spetta alla Liguria per i ristori dovuti alla perdita di gettito connesso all’emergenza Covid-19 previsto dalla legge 17 luglio 2020, n.77 a salvaguardia degli equilibri di bilancio
Un’altra variazione compensativa per 46 milioni e 368 mila euro per l’assistenza territoriale e il riordino della rete ospedaliera. Altri 13 milioni e 639 mila euro integrano la quota spettante alla Regione per compensare la riduzione dei ricavi tariffari e finanziare i servizi aggiuntivi nel settore del trasporto pubblico locale regionale a seguito degli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid-19. Altri 500 mila euro incrementano il contributo ordinario alla Fondazione Teatro Carlo Felice. E’ stato modificato l’allegato alla nota integrativa denominato “Elenco delle spese iscritte nel bilancio di previsione 2020 da finanziarsi con mutuo o altre forme di indebitamento – Parte I – Elenco dei programmi per spese di investimento finanziati con il ricorso al debito autorizzato per il triennio 2020-2022”, per finanziare investimenti informatici per l’importo di 524 mila 977 euro.
Emendamenti
Approvato all’unanimità un emendamento di Roberto Arboscello (Pd) alla Legge di Bilancio per destinare almeno il 20% del Fondo Strategico Regionale ai comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti, che sono 183, circa il 78% di tutti i comuni della Liguria.
<<Un risultato al quale tenevo molto – sostiene Arboscello -, reso ancor più importante dal consenso di tutte le parti politiche, essendo stato firmato non solo da tutta la minoranza ma anche dal gruppo di maggioranza Cambiamo, che ringrazio per la sensibilità dimostrata e la collaborazione istituzionale che su certi temi, lo dico da sempre, è essenziale>>.
Approvato all’unanimità un emendamento presentato da Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto dal collega del gruppo Alessio Piana, da Claudio Muzio (FI-LP), Angelo Vaccarezza e Chiara Cerri di Cambiano con Toti presidente, e Veronica Russo (FdI), che prevede per il 2021 un contributo straordinario per la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo di 50 mila euro.
Approvato all’unanimità un emendamento presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) che stabilisce che la Regione preveda nuove azioni e obbiettivi per affrontare il tema dei cambiamenti climatici: queste azioni dovranno rientrare nel “Patto per il lavoro e il clima”.
Approvato all’unanimità un emendamento presentato da Davide Natale (Pd-Articolo Uno) che prevede che la Regione favorisca lo sviluppo dei tirocini curriculari inclusi nel piano di studi delle università e degli istituti scolastici, o previsti all’interno di un percorso di istruzione, per realizzare l’alternanza scuola-lavoro.
Approvato a maggioranza un emendamento della giunta che esclude il progetto di razionalizzazione di Liguria Ricerche spa in considerazione dal ruolo strategico svolto nell’assistenza tecnica nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari.
Approvato all’unanimità un emendamento della giunta che prevede l’incremento della dotazione organica della giunta di personale da destinare ai centri per l’impiego in attuazione di quanto previsto nel decreto legge n 4 del 2019 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.
Approvato all’unanimità un emendamento della giunta che prevede la possibilità da parte della giunta nel triennio 2012-23 di concedere agli enti locali interessati o alla Società a controllo pubblico deputata, contributi per interventi di rinnovamento e manutenzione straordinaria della ciclovia turistica della riviera ligure e se ne vincola l’uso pubblico.
Approvato all’unanimità un emendamento presentato da Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini) con cui la giunta viene autorizzata a incrementare per l’esercizio 2021 il contributo all’Ente Autonomo Teatro Stabile di Genova di 50 mila euro.
G. D.