Otto tra spaccate notturne e furti motocicli a Ventimiglia, preso un 16enne, la Polizia indaga

Otto tra spaccate notturne e furti motocicli a Ventimiglia, preso un 16enne, la Polizia indaga
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E’ un minorenne italiano residente in città

La Polizia di Stato ha individuato il presunto autore di otto distinti casi di furto e tentato furto che nei giorni scorsi hanno suscitato un diffuso allarme sociale nella città di Ventimiglia.

Il giovane ha ammesso alcuni dei casi, ma la sua confessione non completa il quadro degli episodi, per cui gli investigatori stanno ancora valutando le sue responsabilità.

Secondo gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza gli episodi, riguardanti complessivamente cinque esercizi commerciali e tre motocicli in sosta nel centro cittadino, sono riconducibili allo stesso individuo, un sedicenne italiano, da alcuni anni residente a Ventimiglia, che avrebbe agito senza complici.

Si tratta di un ragazzo di soli sedici anni, già noto alle forze dell’ordine, con pregiudizi penali dello stesso genere di quelli per cui è stato nuovamente indagato.

Le indagini sono state effettuate in maniera riservata e serrata dagli Agenti coordinati dal Dirigente del Commissariato, il Vice Questore Saverio Aricò.

Gli investigatori erano partiti dall’analisi di alcune immagini già apparse sui social media, che ritraevano un individuo con il capo travisato, intento a colpire la vetrina di un negozio in via Cavour, riuscendo a superare le iniziali difficoltà derivanti dalla bassa qualità della ripresa video.

Dopo un intenso lavoro fatto di riscontri testimoniali, rilievi della polizia scientifica, analisi tecniche di riprese video e sistemi di videosorveglianza, nel pomeriggio di ieri, tre giorni dopo il primo episodio, si è conclusa la prima fase delle indagini.

Nella serata di ieri è stata inoltrata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Imperia la segnalazione giudiziaria

Il giovane è stato indagato in stato di libertà per i reati di furto aggravato consumato in un negozio di parrucchiere di via Cavour, per tentato furto in negozio di abbigliamento e in un negozio di calzature, entrambi ubicati in via Cavour e ancora per tentato furto in un bar di piazza Marconi, nel quartiere di marina S. Giuseppe e di tre motocicli in sosta nel centro cittadino.

Messo di fronte ai precisi e concordanti riscontri investigativi, ha ammesso le sue responsabilità, ma soltanto in maniera parziale.

Come purtroppo spesso accade cittadini testimoni di fatti costituenti reato inseriscono su social network o inviano a media online commenti, descrizioni o addirittura immagini fotografiche e video omettendo però di consegnarli alle forze dell’ordine e di chiedere un loro immediato intervento.

In tal modo è inevitabile un rallentamento e una riduzione dell’efficacia delle indagini.

La Polizia sottolinea l’importanza di allertare, sempre e istantaneamente, il numero unico per le emergenze 112 in tutti i casi in cui si osservino circostanze o individui sospetti e, in particolare, si assista alla consumazione di reati.

 

G. D.