Muratore irregolare sorpreso su impalcature non a norma. Recuperato uno smartphone rubato
Impresario e muratore albanese denunciati a Lerici. Ricettazione per un venditore ambulante marocchino a Levanto
Lerici Irregolare lui e irregolare l’impalcatura del cantiere edile non conforme alla norme sulla sicurezza
Nel corso di un controllo a un cantiere edile, nella frazione di Pugliola, i carabinieri della Stazione di Lerici hanno sorpreso un muratore albanese 34enne, privo del permesso di soggiorno, mentre stava lavorando sull’impalcatura di un edificio privato.
Il muratore, assunto da un’impresa edile toscana pur essendo irregolare sul territorio nazionale, stava lavorando su un’impalcatura risultata non conforme alla normativa vigente in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, peraltro priva di parapetto che impedisca la caduta nel vuoto e ingombra di macerie e materiali che impedivano il regolare transito degli operai.
L’attività dei carabinieri si è conclusa con la denuncia in stato di libertà, alla Procura della Repubblica della Spezia, sia per il muratore albanese, per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, sia del datore di lavoro, in relazione alla normativa sull’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, per aver impiegato l’operaio edile nonostante fosse irregolare in Italia e in condizioni di sicurezza alquanto rischiose per sé e per gli altri operai del cantiere.
Levanto I carabinieri recuperano uno smartphone rubato in città a una signora
I carabinieri della stazione di Levanto hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria un cittadino marocchino residente a Lavagna, di professione venditore ambulante, resosi responsabile del reato di ricettazione.
A seguito della denuncia di furto di un costoso telefonino tipo smartphone, subìto da una signora di Levanto, i carabinieri hanno svolto indagini che hanno consentito di accertare che il telefono cellulare, perfettamente funzionante, fosse utilizzato da un estraneo.
Gli accertamenti tecnici hanno portato gli uomini dell’Arma a individuare un’abitazione di Lavagna dalla quale provenivano le conversazioni, e effettuare quindi una perquisizione domiciliare a carico del venditore ambulante durante la quale è stato rinvenuto il telefono rubato (nella foto), poi restituito alla proprietaria.
G. D.