Fotografa i pusher e viene malmenato, tre arrestati dai carabinieri di Sanremo

Fotografa i pusher e viene malmenato, tre arrestati dai carabinieri di Sanremo
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Presi ieri dopo il fatto avvenuto l’8 luglio

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Sanremo hanno arrestato tre cittadini stranieri di origine tunisina, già noti per i numerosi precedenti di polizia, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Imperia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha ritenuto predetti responsabili di rapina aggravata e lesioni in concorso nei confronti di un cittadino sanremese.

I fatti risalgono alla notte dell’8 luglio scorso, quando la vittima, passeggiando nei pressi del Casinò Municipale aveva scorto i tre individui intenti in una probabile attività di spaccio. Nella circostanza, per documentare l’attività illecita, l’uomo ha provato a fotografare i pusher venendo dapprima aggredito con pugni al volto e poi rapinato della propria macchina fotografica.

Le prime ricerche immediatamente condotte dai militari con equipaggi della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile non consentivano di rintracciare gli autori del reato ma di rinvenire la macchina fotografica, che veniva restituita al legittimo proprietario.

È stata quindi avviata un’attività di indagine da parte Sezione Operativa della Compagnia di Sanremo – coordinata dal Ten. Sebastiano Meloni – sviluppatasi attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati che ha consentito di rilevare la direzione di fuga dei correi, individuandoli.

Il valore aggiunto – che ne ha permesso l’identificazione – è stato fornito dall’esperienza e dalla conoscenza dei soggetti dediti a quel tipo di reato nel comprensorio sanremese da parte dei militari dell’Arma. Due soggetti, cl. 83 e cl. 82, sono stati rintracciati nella città dei Fiori ed associati alla locale Casa di Reclusione. Il terzo rapinatore, cl. 80, che si era reso irreperibile, è stato arrestato nella serata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Foligno e portato nel Carcere di Spoleto.

 

G. D.