Nuovo decreto. No al lockdown ma solo una raccomandazione a muoversi per lavoro, scuola, salute
Conferenza stampa del premier Conte per le 13,30
Approfondimento nuovo decretohttps://www.redazionenews.it/coronavirus/2020/10/25/approfondimento-nuovo-decreto-24-ottobre-la-conferenza-stampa-del-premier-conte/Nuova autodichiarazionehttps://www.redazionenews.it/consigli/2020/10/25/spostamenti-nuovo-modello-di-autodichiarazione-per-le-regioni-che-lo-richiedono/
Nel frattempo qualche anticipazione sulle norme anticontagio del dpcm firmato nella notte e che saranno in vigore da domani.
Ristoranti i più penalizzati. Per ristoranti e bar l’orario (fine settimana compreso) va dalle 5 alle 18. Ovviamente chi alloggia in albergo non avrà limiti di orario. Continua la possibilità dell’asporto.
<<La chiusura alle 18 dei ristoranti è incongruenti – commenta il governatore ligure Giovanni Toti -. Come Regioni avevamo chiesto infatti che fosse portata alle 23. Spero che almeno questa volta il sistema di risarcimento sia efficace e puntuale, perché si rischia la chiusura di molte imprese>>.
Chiudere i ristoranti alle 18 significa perdere la cena, decisione singolare.
Il primo grado scolastico avrà l’obbligo di frequenza, mente per il secondario sarà gestito a distanza, almeno per una grossa percentuale degli studenti.
Viene confermato il blocco totale per sale giochi, teatro, concerti, cinema, centri benessere, palestre, piscine (nei centri sportivi saranno aperte).
Il presunto blocco sugli spostamenti fra comuni o regioni non è stato preso in considerazione, salvo la raccomandazione di muoversi solo per lavoro, studio, salute.
<<Il Governo ha firmato nella notte il nuovo Decreto con ulteriori restrizioni – continua Toti -. Vista la situazione sanitaria nuove misure andavano sicuramente prese, ma alcune appaiono francamente incongruenti e dal sapore punitivo.
Sul fronte sanitario non sono state colte molte delle semplificazioni sul sistema di “tracciamento” che avevamo proposto. Procedure che oggi impegnano, ormai inutilmente, centinaia di addetti del nostro sistema sanitario.
Come impostazione generale, resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili (anziani, cittadini che soffrono di patologie varie) e cercare di convivere col virus. Lo dico senza sottovalutare il pericolo del Covid, avendo passato la mattina al telefono con la nostra sanità, ma nella consapevolezza – conclude Toti – che anche la crisi economica faccia davvero più male di quel che ci si possa immaginare>>.
G. D.