Cibo sprecato, Coldiretti Liguria: ridurre questa follia, i più sono frutta e verdura
Italia terza in Europa per cibo sprecato, dietro a Germania e Francia
Cibo sprecato
– L’agenda 2030 si pone come obiettivo il – attenzione al verbo, qui – dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto. E allora come mai, nella giornata nazionale contro lo spreco alimentare, il dato che emerge è che sprechiamo sempre più cibo?
In Italia sono seicento grammi a testa ogni settimana, nel mondo quasi 12mila pasti nella spazzatura al secondo. Tra i cibi più sprecati si annoverano frutta fresca, pane, verdure, cipolle, aglio e tuberi. Una situazione insostenibile e che peggiora nei piccoli e medi comuni, oltre che nelle famiglie senza figli.
Anche in Liguria, dove lo spreco di cibo continua a essere un problema rilevante, con un impatto economico, ambientale ed etico significativo. Secondo le ultime stime, nella nostra regione vengono buttate ogni anno migliaia di tonnellate di cibo ancora mangiabile, un dato allarmante che impone un cambio di passo.
A denunciarlo è Coldiretti Liguria, sulla base di un’analisi su dati Unep e secondo i dati fotografati dall’Osservatorio Waste Watcher international, diffusa in occasione della Giornata contro lo spreco del 5 febbraio 2025.
“Il nostro Paese è il terzo in Europa per cibo sprecato e perso, dietro solo a Germania e Francia. Questa è un’enorme sconfitta, per tutti: per l’ambiente, per l’economia e per le famiglie”, sottolineano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. “In un momento storico in cui sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese, è inaccettabile vedere tanto cibo sprecato. Dobbiamo rafforzare la filiera corta e valorizzare l’agricoltura locale per ridurre gli sprechi e garantire prodotti freschi e genuini ai cittadini”.
La maggior parte degli sprechi avviene tra le mura domestiche e nella fase di distribuzione, mentre l’agricoltura e l’industria alimentare hanno registrato una riduzione delle perdite. Tuttavia, senza un deciso cambio di passo, secondo le stime, entro il 2033 lo spreco globale potrebbe aumentare di 230 milioni di tonnellate.
“È fondamentale promuovere una cultura del consumo consapevole”, aggiungono Boeri e Rivarossa. “Coldiretti Liguria è in prima linea per sostenere modelli alimentari sostenibili, come i mercati contadini di Campagna Amica, che permettono di ridurre gli sprechi e garantire prodotti freschi e di qualità direttamente dai produttori ai consumatori, anche attraverso momenti didattici, attività formative e laboratori antispreco.”
Coldiretti Liguria invita i cittadini a scegliere prodotti a km 0 e a seguire buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare: pianificare la spesa, conservare correttamente gli alimenti e recuperare gli avanzi. Solo così si può costruire un sistema alimentare più equo e sostenibile.
G. D.