Tre colpi con banconote false in Valbormida, 23enne indagato
Indagine iniziata nello scorso agosto
Valbormida banconote false
– Già la scorsa estate quattro commercianti della Valbormida hanno segnalato ai carabinieri tentativi di pagamento o effettiva spendita di banconote da 20 euro sospette.
In un negozio di frutta e verdura il tentativo è stato sventato dall’occhio attento della titolare, che ha costretto il truffatore a dileguarsi, mentre in altri tre casi, un bar e due negozi di generi alimentari, la truffa è andata a segno.
La scrupolosa indagine dei Carabinieri di Altare ha permesso di risalire al presunto responsabile dello smercio di banconote false.
Infatti, i militari avevano a disposizione solo l’età apparente del contraffattore, circa venticinque anni, e una sommaria descrizione dell’abbigliamento.
Grazie a vari testimoni e le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle località interessate, dove è stata rilevata la presenza di un veicolo sospetto, del quale tuttavia era possibile leggere solo parzialmente la targa e rilevare il colore.
Incrociando i dati è risultata una autovettura a noleggio con una complicata storia di cessioni a diversi soggetti, fino a quando era stata usata quale mezzo di cortesia da una carrozzeria. Dai clienti della stessa è stato quindi possibile collegare il sospettato alle varie truffe.
La conferma è arrivata dalla perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 23enne, residente in provincia di Torino, dove sono stati rinvenuti i capi d’abbigliamento indossati al momento della commissione dei reati, tra cui una maglietta bianca con scritte ben identificabili.
<<Nel frattempo, le banconote sequestrate sono state sottoposte ad analisi presso la Banca d’Italia, che ne ha confermato la falsità e l’ottima fattura – spiegano dal Comando -. I risultati tecnici, uniti agli elementi raccolti durante l’attività investigativa, hanno rafforzato il quadro indiziario a carico del sospettato.
Come spesso accade, la collaborazione fra cittadini e Forze dell’Ordine si è rivelata anche in questo caso importante e fruttuosa, consentendo di assicurare alla giustizia il presunto autore di un reato particolarmente odioso in quanto volto a danneggiare direttamente piccoli esercizi commerciali, oltre che l’interesse dello Stato.
Tutti gli elementi acquisiti sono stati comunicati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, dove il ragazzo dovrà ora affrontare un’accusa che prevede una pena detentiva fino a tre anni. Nel caso emergesse anche la produzione delle banconote, tuttavia, la pena potrebbe lievitare fino a dodici anni>>.
I provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.
G. D.