Liguria. Lo sconfitto Sansa su Toti: “Ci divide una visione opposta della politica e del potere”
“Opposizione non gradevole. Conquistare rispetto e fiducia è perfino più importante che governare una regione”
Sconfitto sì ma non abbattuto e pronto a dare “battaglia”, glielo chiede quel 39% di cittadini liguri che non hanno votato a destra.
<<“Non mollate! Noi ci crediamo”. Lo dice una mamma che incontriamo sul molo del Porto Antico – riferisce Ferruccio Sansa -. Poi un uomo. Ancora una donna. Un gruppo di ragazzi che attraversando la strada agitano le braccia. Allora deve essere vero: qualcosa si è risvegliato. Non possiamo fermarci adesso.
Certo, sarà un cammino lungo, ma si deve partire. Non ci si potrà limitare a suscitare emozioni e speranze veloci come avviene nella fretta delle campagne elettorali. Adesso abbiamo tempo per tornare tra la gente, per dimostrare che non lo facciamo per chiedere voti ma per costruire davvero qualcosa insieme. Un progetto che resti, un disegno vero della Liguria.
Dobbiamo – prosegue Sansa – confermare che la fiducia ottenuta non era mal riposta. E non basta una sconfitta per cancellare tutto. Anzi. Presto torneremo nei paesi. Nelle città. Ma avremo bisogno di costruire una rete forte, di coinvolgere le persone, di raccogliere idee e contributi.
Abbiamo sulle spalle una responsabilità (non solo noi che ci siamo candidati, ma anche chi ci ha sostenuto e votato). È un peso, ma soprattutto una forza. Avere una responsabilità significa avere un ruolo, un peso nella società in cui viviamo. Siamo tutti responsabili adesso di quello che verrà>>.
La nostra opposizione parte da oggi
Ferruccio Sansa non vede l’ora di poter sedere sui banchi dell’opposizione e avere quel confronto con Toti che in campagna elettorale non c’è mai stato.
<<Il presidente Toti dice che siamo stati sgradevoli. Che si metta il cuore in pace – attacca il capo della minoranza -: non saremo gradevoli neanche come opposizione. Il compito dell’opposizione è questo. Come candidato non ha avuto il coraggio di risponderci, ora in Consiglio dovrà farlo. Rispettiamo Toti e i nostri avversari politici. Rispettiamo il loro ruolo istituzionale. Ma da loro ci divide una visione diversa della sanità, dell’ambiente, del lavoro, della cura degli anziani e del ruolo dei giovani nella nostra terra. Soprattutto della lotta alle diseguaglianze e della tutela degli ultimi. Ci divide una visione opposta della politica e del potere. E in fondo della nostra Liguria.
Questo testimonieremo con la nostra opposizione che parte da oggi. Passo per passo. Paese per paese. Perché per costruire una nuova proposta politica servono tempo e umiltà. Tenacia e passione. Con la nostra battaglia abbiamo perso le elezioni ma conquistato rispetto e fiducia.
Questo – conclude Sansa – è perfino più importante che governare una regione>>.
G. D.