Santuario di Savona protagonista europeo nel 2025

Santuario di Savona protagonista europeo nel 2025
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Tanti personaggi sono saliti fin lassù

Santuario Savona

– Il presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano Ivan Drogo Inglese, accompagnato dal presidente dell’azienda Opere Sociali Giovanni De Filippi e dalla storica dell’arte Magda Tassinari, hanno visitato il Santuario di Nostra Signora di Misericordia.

Motivo della visita un possibile rilancio culturale e turistico del complesso monumentale.

<<L’intero complesso monumentale sarà protagonista durante le Giornate Europee del Patrimonio – ha commentato Drogo Inglese – promosse dalla Commissione Europea e dal Consiglio d’Europa nell’edizione 2025.

Il Santuario potrà assumere un ruolo importante anche nell’ambito della candidatura della città di Savona quale Capitale Italiana della Cultura nel 2027>>.

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Il santuario nasce dalle apparizioni della Madonna che si susseguirono nel territorio savonese dalla fine del ‘400 a quella dell’800. Il 18 marzo del 1536 la madonna apparve ad Antonio Botta, poi il 12 maggio 1874 l’apparizione alla pastorella Angela Berruti a Orco Feglino, il 4 ottobre 1949 l’apparizione alla pastorella Caterina Richero sul monte Croce a Balestrino.

Santuario su cui sono saliti due Papi: nel 1815 Pio VII che per alcuni anni restò prigioniero di Napoleone Bonaparte a Savona, e nel 2008 Benedetto XVI che consegnò alla basilica il più alto riconoscimento pontificio: la rosa d’oro.

Anche alcune case reali vi si recarono in visita: metà ‘800 la principessa Maria Cristina di Borbone, consorte del re Carlo Felice di Savoia, la quale morì proprio a Savona a Villa De Mari; nel 1936 fu la volta del Principe Umberto di Savoia che tra i suoi titoli vantava pure quello di marchese di Savona.

Santa Maria Rossello, originaria di Albissola Marina, e Maria Muzio, madre di Sandro Pertini, originaria di Savona, sono due esempi di devozione a Nostra Signora di Misericordia. Più volte si recarono in pellegrinaggio al santuario.

Legati al santuario anche alcuni politici savonesi, tra questi Carlo Russo ministro, Gian Carlo Ruffino sottosegretario, e Franco Varaldo senatore.

 

G. D.